Oltre 100 kg di Nutella abbandonati tra la fitta vegetazione dei boschi e dei tipici ulivi di Locorotondo, in provincia di Bari. Un mistero che ha coinvolto l’intera cittadina e anche la nota azienda Ferrero. L’ispettore ambientale Michelangelo Schiavone, a capo dell’Unità Interregionale Protezione Ambientale Wardpark, si è imbattuto in contrada Serralta, in diversi barattoli di Nutella da 600 grammi l’uno, ancora sigillati ma non più commestibili poiché scaduti da aprile 2021.
Il caso ha avuto rilevanza nazionale tanto da essere ribattezzato “Inchiesta alla nocciola”, che attualmente è in corso per vie legali. Ma come è stata smaltita tutta questa Nutella? In seguito alla scoperta, l’ispettore ha avvisato l’azienda Ferrero ed in loco è sopraggiunto lo Staff Security per fare un sopralluogo e ritirare i prodotti. Schiavone, sconvolto da quanto accaduto ha avviato una diretta Facebook, in cui ha evidenziato lo spreco di tale gesto e le conseguenze ambientali che hanno questi atti vandalici.
Non è la prima volta che del cibo viene misteriosamente riversato nelle campagne pugliesi
Dalle prime indagini, gli agenti hanno concluso che i barattoli sono di provenienza lecita, anche se non è facile risalire ai grossisti per via della legge sulla Privacy. Non è la prima volta che del cibo viene misteriosamente riversato nelle campagne pugliesi. In passato Schiavone aveva anche documentato il rinvenimento di scatolette di tonno, piadine imbustate, pacchi di pasta e molto altro.