Continua a proclamarsi “Innocente”, Antonio Logli dal carcere. Il tribunale della Corte di Cassazione, ha confermato la pena. Per lui la pena detentiva è di 20 anni. Inutili gli appelli dei familiari e dei figli che credono nell’innocenza del padre.
La reazione del Sindaco
Logli è dipendente del Comune: “Lo licenzieremo non appena avremo in mano tutte le carte necessarie”. Sono queste le parole con cui il Sindaco di San Giuliano (Pisa), Sergio Di Maio, annuncio il licenziamento di Antonio Logli. Come previsto dalla legge, gli sarà sospeso anche lo stipendio, a causa appunto della reclusione in carcere. Antonio Logli, lavorava presso l’Ufficio Tecnico di San Giuliano Terme. Per i colleghi è sempre stato un buon collega ed una persona che svolgeva con professionalità il suo lavoro. Nel pomeriggio gestiva, insieme alla moglie, l’autoscuola diventata ormai nota. Adesso, gestita insieme al figlio e i collaboratori di Logli. Logli quindi, ha perso anche il lavoro, nonostante i suoi colleghi si siano sempre mantenuti neutrali in merito alla vicenda. Ma non tutti hanno mantenuto questa posizione, come nel caso dei figli e della compagna di Logli.
I figli “manipolati” da Antonio Logli?
Nonostante la Corte di Cassazione abbia condannato Antonio Logli con l’accusa di aver ucciso e distrutto il cadevere dalla moglie Roberta Ragusa, i loro figli appoggiano il padre. Alessia e Daniele, i due figli ormai maggiorenni, ma piccoli al tempo dei fatti, ci hanno messo la faccia ed in una trasmissione televisiva hanno preso le difese dei padre. I due ragazzi, che di quella notte non ricordano nulla, hanno sempre dichiarato che dormivano. Ma una cosa è saltata subito all’attenzione dei telespettatori. I ragazzi durante tutta la lunga intervista del giornalista Gianluigi Nuzzi, hanno chiamato Roberta, non mamma, ma semplicemente “Roberta”. Che siano stati manipolati dal Padre? Domanda che in molti si sono posti.
Sara Calzolaio si proclama “distrutta”
“La verità non è italiana e neppure la giustizia”. Sono queste le parole di reazione di Sara Calzolaio, l’attuale compagna di Antonio Logli, ai tempi sua amante. “Sono distrutta non so come andare avanti”, continua. Forse, si sarà sentita così Roberta, quando ha appreso che la sua rivale in amore era la sua amica e collaboratrice Sara. Proprio la ragazza si occupava dei figli della coppia Antonio e Roberta, ma secondo la sua stessa ammissione aveva una relazione segreta con il suo titolare. Una relazione che durava da anni e che l’ha portata a difendere sempre il suo Antonio. Ma una domanda è sempre stata nella mente di molti italiani. Come mai Sara è andata a vivere a casa Loglio dopo alcuni mesi dalla morte di Roberta. Chissà, magari Logli era troppo sicuro che la moglie non sarebbe mai più tornata?
La cugina di Roberta: siamo felici
Soddisfazione per la cugina Maria di Roberta. Ha commentato così la sentenza di condanna. “Siamo felici perché Roberta ha avuto giustizia, non si potrà dire più che è al sole a divertirsi, è stata decretata la sua morte violenta“. Le cugine tutte hanno sempre avuto sospetti su Logli. Hanno ostenuto che Roberta Ragusa non si era allontanata volontariamente, perchè troppo attaccata ai figli. Secondo quanto dichiarato dagli stessi figli della Ragusa, Roberta era una mamma amorevole, ma dopo la sua scomparsa, le cugine non si sarebbe MAI presi cura di loro due.
Nicodemo Gentile dell’associazione Penelope
L’avvocato Nicodemo Gentile ha rappresentato la parte civile per l’associazione Penelope contro l’Imputato. Durante una lunga intervista a seguito della condanna di Antonio Logli, ha così commentato. “La soddisfazione professionale c’è stata, devo essere sincero, perché è stato un processo in cui abbiamo sempre dovuto rincorrere gli indizi, affrontare sempre nuove sfide e ci siamo riusciti e alla fine abbiamo convinto i giudici e va bene, però poi al netto di questo non rimane niente perché comunque Roberta non c’è più, il cadavere non è stato ritrovato o quello che rimane”.
Dov’è il corpo di Roberta, l’ex moglie di Logli?
Il corpo di Roberta Ragusa non è mai stato trovato. Secondo il marito la donna sarebbe uscita di casa con il famoso pigiama rosa. Nonostante le ricerche che hanno battuto la zona palmo a palmo, nessun corpo è stato trovata. Sono passati ormai 7 anni, era la notte tra il 12 e 13 gennaio 2012, cosa si può trovare ancora della donna? Il principale accusatore di Logli, Loris Gozi, ha sempre sostenuto di aver visto, quella notte una coppia litigare violentemente. Il giostraio, è stato chiaro Logli era con una donna in una strada adiacente la sua abitazione e di averlo visto spingerla con forza in auto prima di allontanarsi. Quindi, Logli, dove ha messo il corpo della moglie? C’è chi sospetta nell’inceneritore vicino casa, chi nel fiume.
Una cosa è certa Roberta è morta e non farà più ritorno. Il suo assassino, Antonio Logli è in carcere da quach giorno e ci rimarrà per ben 20 anni.