Lopalco: “Lezioni in presenza rappresentano rischio di trasmissione”

L'assessore pugliese si dice rammaricato della decisione, ma, sostiene, era una decisione inevitabile

L’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha spiegato a Radio Capital: “Non possiamo dire che le classi siano fonte di contagio principale, però la scuola gioca un ruolo nella trasmissione”.

Se i bambini si contagiano in classe o fuori dal punto di vista epidemiologico conta poco. Conta però che, quando una classe è coinvolta anche per un solo positivo, tutta la classe con l’insegnante deve andare a casa. Si attiva un lavoro incredibile da parte dei servizi locali. Se moltiplichiamo per tutte le scuole pugliesi, è un lavoro enorme che pesa troppo sui sistemi di prevenzione“.  

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L’assessore pugliese si dice rammaricato della decisione, ma, sostiene, era una decisione inevitabile: “una scelta impopolare, ma necessaria. Anche se avessimo avuto dei trasporti perfetti, non saremmo riusciti ad evitare i contagi nelle scuole. Sette mesi di  tempo non sono abbastanza per organizzare il trasporto pubblico. È impossibile. Non c’è una Regione in Italia che ci sia riuscita.  Abbiamo folle di genitori in fila per un pezzo di carta. È una faccenda che andava risolta. Non possiamo permetterci che così tanti  medici restino fermi nello studio per firmare carte. Se avessi potuto parlare da epidemiologo a Macron, che ha annunciato il lockdown nazionale ma con i ragazzi fra i banchi, ‘gli avrei consigliato di chiudere le scuole‘.”  

Le scuole, in Puglia, riapriranno il 24 novembre.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.