Luigi di Maio, il leghista Rixi lo accusa: “Fa pressioni sulle procure per farmi condannare”

Polemiche nel governo e clima avvelenato

Una nuova tegola sul si abbatte sul governo; il leghista Edoardo Rixi, viceministro delle infrastrutture, è indagato per le spese pazze di alcuni consiglieri della Regione Lombardia.

E la polemica tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini diventa rovente. I due non vogliono arretrare dalle loro posizioni; il leader grillino vorrebbe le immediate dimissioni di tutti gli indagati mentre il leader leghista vorrebbe la presunzione di innocenza fino a prova contraria. Certo negli ultimi tempi sono davvero tante, troppe, le materie su cui i due non si trovano d’accordo e nessuno sa se il governo riuscirà a sopravvivere dopo le elezioni europee.

Le accuse di Rixi

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“Quel che pensano i 5 Stelle non m’interessa. Io faccio quello che mi dice Matteo Salvini, non Di Maio. Sono lieto che abbia trovato il tempo, oltre che di fare il pubblico ministero, anche di fare il ministro allo Sviluppo”, attacca Rixi dalle pagine del Corriere della Sera. “L’amarezza è evidente, come la sfiducia in questa maggioranza”.

E ancora: “La mia sentenza è prevista per il 30 maggio. C’era bisogno di buttarla in campagna elettorale cinque giorni fa? Io non posso concepire i processi a priori, la verità è che si fanno pressioni sulle procure per ottenere condanne. E se sono i membri del governo ad uscirsene con dichiarazioni che non creano la serenità nei giudizi…”.

Campagna elettorale avvelenata

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Questa campagna elettorale è più che mai avvelenata da sospetti ed accuse reciproche che minano alla radice l’operato del governo e la sua capacità di andare avanti per la strada che era stata tracciata all’inizio.

Sono più le cose che dividono che quelle che uniscono e la convivenza tra Lega e 5 Stelle si sta facendo sempre più stretta; a cominciare dalle grandi opere pubbliche come la TAV e per continuare con la legge sulla legittima difesa ormai sembra che la maggioranza sia sempre più spaccata su tutto. Tra una settimana ci sono le elezioni europee e la tensione è sempre più forte; la campagna elettorale rende tutto ancora più difficile ed avvelenato da screzi e tensioni.

Non si sa se il governo riuscirà a resistere all’onda d’urto che seguirà le elezioni europee, quello che si sa di per certo è che si dovrà cercare un compromesso che possa andare bene sia per le Lega sia per il Movimento 5 Stelle.