Uno spaccato della vita quotidiana dell’800, dai contadini alla borghesia, ai paesaggi di campagna dove il tempo si perde… E’ questa la mostra dedicata a “I Macchiaioli” presso la Galleria Gammanzoni a Milano,che resterà aperta fino al 25 febbraio 2018. Si tratta di 35 opere d’arte che portano le firme di Signorini, Fattori, Abbati, Lega e tanti altri..
Le pennellate prendono forma di profili di uomini e donne nelle più diverse condizioni,come “Educazione al lavoro”, dove una bimba con sguardo accigliato tiene la lana alla mamma, le mirabili due”Bimbe che fanno le signore”, due bambine che vengono a mostrarsi alla mamma con lunghe vesti e cappelli…, oppure, per cambiare soggetto,“Silvestro che dipinge tra gli scogli”, figura dal profilo scuro che si staglia contro l’azzurro del mare.
I Macchiaioli vennero così chiamati, in origine a Firenze, proprio per la loro pittura creata da macchie di colore, ma subirono una notevole evoluzione in seguito a Parigi, mettendo in risalto il rapporto dei colori e il contrasto tra luci e ombre...Vivissimi sono i colori di Riomaggiore, l’ultima delle Cinque Terre in Liguria, che contrastano particolarmente con una grigia via di Edimburgo. per poi tornare alla campagna con i contadini raccolti durante la pausa.
Sempre sorprendenti sono i ritratti, come il profilo della ragazza con in mano l’ago e il filo di maglia o le due signore che chiacchierano con aria confidenziale. Non mancano viste di più ampio respiro di strade o piazze, che colpiscono come i vivaci colori di una via del marcato, più che mai sfumati eppure spumeggianti.
I volti delle donne mantengono incarnati candidi, linee pure, chignon raccolti sul capo, talvolta incorniciati da trecce,, come la mamma avvolta in una candida veste, che con in braccio il figlio più piccolo guarda le due bambine più grandicelle giocare a fare le signore, vestite anch’esse di candore…
Grazia Paganuzzi