Mantova, trovato il corpo di Yana Malayko

I resti della ragazza erano nascosti tra i rovi in un campo al confine tra Mantova e Brescia

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 1 febbraio, è stato ritrovato il corpo della 23enne di origini ucraine uccisa dal suo ex fidanzato tra le 2.30 e le 5 del 20 gennaio. I resti di Yana Malayko erano in un campo al confine tra le province di Mantova e Brescia. Nello specifico, si trovavano in un sacco nero nascosto tra i rovi nei pressi del cartello stradale di Lonato, dietro ad un’azienda florovivaista. L’area di boschi, pozzi e campi era già stata oggetto di battute dalle forze dell’ordine.

Che il corpo senza vita di Yana fosse in un sacco non è certo una sorpresa, da quando il suo ex fidanzato, Dumitru Stratan, è stato visto il giorno della scomparsa della ragazza trascinare un sacco nero e caricarlo in macchina. Il 33enne moldavo di Raciula, un paesino di duemila anime, ha chiamato un suo amico e sua sorella per confessare l’omicidio, ma non ha mai voluto parlare davanti ai magistrati. E’ stato arrestato perché gli indizi contro di lui sono schiaccianti, ma finora non ha voluto collaborare con gli inquirenti.

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A trovare il corpo della ragazza sono stati i carabinieri. Sul posto è accorso il procuratore capo di Mantova, Emanuela Fasolato, che coordina le indagini.

La 23enne era originaria di Cernivci, in Ucraina, ma si era adattata molto bene all’Italia e tutti la descrivono come una ragazza solare ed educata. Lavorava nel bar della sorella di Stratan ed era stata proprio l’ultima a consegnare il fratello alle forze dell’ordine.

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Ora la famiglia della ragazza, che aveva supplicato più volte Stratan di indicare l’esatta posizione del corpo, potrà dare sepoltura alla loro congiunta.