Mario Biondo: un omicidio che grida giustizia

La Procura di Palermo indaga sull'omicidio del cameraman 30enne.

Il 30 maggio 2013 Mario Biondo, un giovane e stimato cameraman palermitano di 30 anni, sposato da poco e trasferitosi a Madrid, viene ritrovato cadavere nella sua abitazione “appeso” con una pashmina alla libreria del salotto. Per gli inquirenti e per la moglie del cameraman si tratta di suicidio. Una tesi non supportata da nessuna prova evidente e ai quali i genitori di Mario, Pippo e Santina non credono. Il giovane non aveva alcun motivo per compiere un gesto così disperato poiché stava per firmare un importante contratto di lavoro e nutriva grandi ambizioni per il futuro. La moglie del cameraman, un’attrice e conduttrice spagnola, taglia ogni rapporto con la famiglia Biondo sostenendo la tesi del suicidio quale conseguenza di un gioco erotico finito male. Il caso viene chiuso il 16 luglio 2013 dalle autorità spagnole come suicidio. Ma sono molti gli elementi tralasciati dagli inquirenti spagnoli e tante le domande senza risposta. I genitori del ragazzo raccolgono prove, perizie. Il ragazzo presentava sull’arcata sopraccigliare e sulla tempia sinistra ematomi causati da un colpo potente che gli aveva fatto perdere i sensi, poi era stato strangolato e infine appeso con una pashmina alla libreria del salotto. Un omicidio camuffato. Dall’ottobre 2013 la Procura di Palermo ha riaperto il caso, l’ipotesi di reato è quella di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. 5 i punti individuati agli atti:

  1. La posizione del corpo che da ritrovamento è incompatibile con il volontario posizionamento di una persona suicida;
  2. le forze fisiche non avrebbero permesso lo stazionamento della testa nella posizione in cui venne ritrovata;
  3. inoltre le stesse forze fisiche non avrebbero in nessun modo lasciato intatti gli arredi alle spalle del corpo del ragazzo;
  4. sulla regione tempiale sinistra erano presenti lesioni compatibili con il posacenere trovato sulla scena del crimine;
  5. infine, il solco presente sul collo non era compatibile con l’agente lesivo individuato nella pashmina.

Ma non finiscono qui le prove. Infatti, una consulenza tecnica disposta dalla Procura di Palermo ha accertato che dal computer del ragazzo sono scomparsi alcuni dati. Del matrimonio tra il ragazzo e la conduttrice spagnola non è rimasto nulla. Sin da subito il ragazzo avrebbe cominciato a sospettare della ragazza. Un passato torbido che Mario aveva scoperto e per questo urgeva farlo fuori.

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Ho conosciuto il signor Peppino e la signora Santina attraverso facebook, sono due genitori che portano dentro di loro il dolore di un figlio ucciso due volte e che grida giustizia. Giustizia che gridano a voce alta e noi con loro.

 

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