CronacaMaxi operazione contro la 'ndrangheta a Milano: 49 arresti

Maxi operazione contro la ‘ndrangheta a Milano: 49 arresti

Blitz della Polizia di Stato. Smantellata la piazza di spaccio gestita dalla locale 'ndrangheta e da un altro gruppo criminale

VUOI RICEVERE GRATUITAMENTE NOTIZIE DI CRONACA?
ISCRIVITI AL NOSTRO GRUPPO

Stamattina all’alba è scattato il blitz della Squadra Mobile di Milano. Su richiesta della Procura meneghina, sono scattate le manette per 49 persone, accusate di reati pesanti, molti di cui aggravati dalla finalità mafiosa.

I reati contestati

Alcuni dei reati contestati sono: associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, minacce, violenza privata, incendio, detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni.

L’inchiesta “Vico Raudo” ha svelato la creazione di una struttura di ‘ndrangheta nell’hinterland milanese, promossa da un cittadino italiano 74enne già condannato in via definitiva per associazione mafiosa.

Le indagini hanno dimostrato come il malvivente fosse riuscito a falsificare dei documenti medici per ottenere i domiciliari. Una volta a casa, avrebbe continuato a gestire l’intera piazza di spaccio. Per riuscirci, avrebbe fatto ricorso ad intimidazioni ed estorsioni.

L’organizzazione mafiosa era di tipo gerarchico, legata ai simboli dell’ndrangheta, come la testa di maiale o di agnello, la droga e le armi.

La piazza era gestita non soltanto da questa associazione criminale, ma anche da un’altro gruppo, i cui componenti sono stati anche arrestati. Le due associazioni criminali collaboravano e vendevano droga anche ai pusher esterni.

I proventi della droga erano usati per acquistare immobili, attività ristorative, e armi da sparo e da guerra illegali.

I membri avevano un alto tenore di vita, ma dichiaravano poco o niente al fisco. Alcuni familiari del 74enne percepivano il reddito di cittadinanza.