Una pattuglia di carabinieri sale le scale di una casa popolare di Melito di Napoli, in una delle zone dell’area metropolitana di Napoli a ridosso del capoluogo. Una strada separa il centro e il quartiere di Scampia. Lontano dal benestante Posillipo. I militari non arresteranno nessuno questa volta. Una borsa della spesa e un panettone in mano bastano per tradire la loro missione.
Poco prima una donna di 63 anni telefona al 112 lamentando fame e solitudine. I carabinieri della tenenza di Melito ascoltano ciò che ha da dire. “Non mangio da tre giorni, non ho soldi e sono sola”. Non sono abituati a quel tipo di richiesta i militari. Chi chiama ora non ha bisogno di tutela dei ladri o di fare una denuncia per effrazione, ma di un pasto caldo.
I militari scoprono così uno dei tanti casi d’indigenza che attanagliano il capoluogo partenopeo. La donna non ha una pensione ed è vedova da molto tempo. Ha un figlio che vive lontano e non la aiuta. Non può permettersi di pagare le bollette.
I carabinieri chiamano i soccorsi sanitari per assicurarsi che le condizioni di salute della donna siano buone. Poi fanno la spesa. Le portano acqua, frutta, pane, pasta e un pasto caldo. Anche un pandoro, tenuto conto del periodo natalizio.
Ora, secondo il comando provinciale dei carabinieri di Napoli, “i militari si assicureranno che la donna riceva conforto dagli enti assistenziali del posto e le garantiranno una vicinanza costante