Migranti, assegnata La Spezia a Geo Barents con 69 sopravvissuti a bordo

La Spezia si trova a 100 ore di navigazione dal luogo del salvataggio

Nuova protesta da parte della Geo Barents di Medici Senza Frontiere per l’assegnazione del porto in cui sbarcare i 69 migranti salvati in mare. I responsabili della comunicazione di MSF scrivono sui social: “Dopo il salvataggio effettuato oggi, le autorità italiane ci hanno assegnato La Spezia come porto di sbarco. Questa città si trova a circa 100 ore di navigazione dalla nostra posizione attuale. Perché non fare sbarcare i migranti in porti idonei molto più vicini?

L’organizzazione umanitaria ha rintracciato ieri un gommone sovraffollato in acque territoriali libiche. Ad individuare la posizione dei naufraghi, il velivolo di ricognizione Sebird 2. La nave ha seguito la rotta segnalata per soccorrere i migranti, ma mentre si avvicinava all’imbarcazione, sarebbe stata minacciata dalla guardia costiera Libica. MSF ha pubblicato un video su un social network in cui si sente il botta e risposta via radio tra Geo Barents e la Guardia Costiera Libica, che minaccia di aprire fuoco sulla nave di salvataggio.

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Tra i 69 migranti salvati, si trovano 25 minorenni e 9 donne. La Geo Barents giudica estremamente penalizzante che sia attribuito un porto così lontano per fare sbarcare persone in condizioni di bisogno. Tuttavia, la strategia del governo italiano pare che sia accettare il salvataggio in mare senza promuoverlo. Pertanto, le autorità preposte cercano di mettere in difficoltà le navi umanitarie per rendere più faticosi i recuperi dei migranti. L’assegnazione di un porto lontano potrebbe considerarsi una vera “punizione”

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