Gli esperti dell’Oms andati in Cina per indagare sull’origine del Covid dopo le ultime ricerche hanno concluso che il virus non è stato sviluppato in laboratorio a Wuhan, i ricercatori hanno escluso questa ipotesi. La prima parte delle ricerche è quasi finita e a breve ulteriori verifiche verranno estese anche in altre aree del paese asiatico dove in qualche modo si sospetta l’origine del virus.
Si cercano prove del contagio, ipotesi pipistrelli
Il capo della missione Oms Peter Ben Embarek ha detto che le indagini svolte finora non hanno rilevato granché ma solo qualche dettaglio in più su quello che si conosceva già sull’epidemia a Wuhan. L’ipotesi al momento più accreditata sembra essere quella del passaggio del virus dai pipistrelli agli essere umani, e un’altra specie potrebbe aver fatto da tramite.
La missione inoltre non ha trovato prove riguardo al fatto che il virus fosse in circolazione già prima di dicembre 2019, quando furono riscontrati i primi casi di contagio a Wuhan. Ciò non esclude che il virus fosse già presente in altre aree del paese. Da tempo i sospetti sulle fonti del contagio sembrano provenire dal mercato ittico di Wuhan “Huanan” che ha sempre raccolto un gran numero di merci e prodotti provenienti sia dalla Cina che dall’estero. Il mercato all’ingrosso è sempre stato un punto di snodo e particolarmente caotico e da lì partirà la seconda fase delle ricerche in particolare sulla catena di distribuzione delle merci al mercato.
Casi di contagio in diminuzione
Intanto il numero dei casi di contagio Covid nel mondo diminuisce per la quarta settimana consecutiva. Lo dichiara l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha aggiornato la situazione, registrando un calo del 17% in meno rispetto alla settimana scorsa. Gli Stati Uniti registrano 871.365 infezioni, il maggior numero di casi anche se è stato riscontrato il 19% in meno, seguono il Brasile, la Francia, la Russia e la Gran Bretagna. In Africa si è registrato un calo importante del 22%.