Mondiali paralimpici di scherma: l’azzurra Bebe Vio è medaglia d’oro

"Sono felice, da settembre vivevo in palestra". Così esulta l'atleta italiana che ha incantato Fiumicino. Soddisfatto anche il presidente del Comitato Italiano Paralimpico: "Bebe può fare tutto". Argento per Alessio Sarri nella spada maschile.

È ancora Bebe Vio la star della scherma paralimpica italiana e mondiale. L’atleta ha conquistato la medaglia d’oro nel fioretto individuale, categoria B, ai Mondiali paralimpici di scherma in corso a Roma presso l’Hilton Rome Airpost di Fiumicino. L’azzurra, dopo aver vinto tutti i match del proprio girone, ha superato ai quarti di finale la georgiana Irma Khetsuriani con il punteggio di 15-5. In semifinale è poi arrivata la vittoria per 15-1 sulla russa Irina Mishurova, prima della finalissima che ha visto la paralimpionica di Rio superare l’altra russa Viktoria Boykova col punteggio di 15-3. È il secondo oro mondiale per la Vio, campionessa olimpica in carica dopo successo ottenuto lo scorso anno a Rio de Janeiro.

La storia di Bebe

Beatrice Maria Vio (questo il nome di battesimo dell’atleta) nel 2008, all’età di 11 anni, fu colpita da una meningite fulminante. La malattia degenerò in una vasta infezione che rese necessaria l’amputazione di tutti e quattro gli arti. A dieci anni aveva fatto la profilassi contro la meningite di tipo A, ma i sanitari dissero ai genitori che Bebe era troppo piccola per essere sottoposta alla vaccinazione contro quella di tipo B. Purtroppo dodici mesi dopo l’azzurra ha contratto il batterio. Con straordinaria caparbietà, Bebe, con l’aiuto della sua famiglia, è riuscita a trasformare questa disgrazia in un trionfo, umano e sportivo. È stata anche scelta, infatti, tra i 5 testimonial mondiali, uno per ogni continente, per la campagna di sensibilizzazione a favore dei vaccini contro la meningite. Ora lotta per lei e per l’Italia, dando lustro al nostro Paese nel mondo.

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Le parole di Bebe

“Ho vissuto un’ansia incredibile in questi giorni. La medaglia più grande è stata proprio superare e gestire la tensione. Non volevo abdicare dopo Rio e quindi ce l’ho messa tutta. Dall’estate mi sono chiusa in palestra tutti i giorni ad allenarmi, rinunciando a tutto: ora provo una gioia immensa”. Bebe Vio non nasconde la felicità per l’oro conquistato ai mondiali di scherma paralimpica: “Il peggior incubo in questi giorni è stato fare i conti con chi mi diceva ‘tanto vinci facile’. La dedica? Alla mia squadra”. L’atleta ha poi svelato un piccolo retroscena: il cantante Jovanotti, alla vigilia della gara, le ha mandato il suo nuovo inedito “Oh, vita!” ispirato a lei. L’artista ha raccomandato Bebe di sentirlo da sola e di non farlo ascoltare ancora a nessuno. A quanto pare il brano l’ha ispirata e le ha portato fortuna.

La soddisfazione del presidente Pancalli

Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, si è complimentato con la campionessa azzurra con queste parole:“Con la vittoria della medaglia d’oro ai mondiali di scherma paralimpica Bebe Vio conferma di essere un talento straordinario e punta di diamante di un movimento in grande condizione. A un anno di distanza da Rio 2016 festeggiamo un’altra splendida vittoria figlia della tenacia e della forza di determinazione di una ragazza che non si ferma mai. Bebe continua ad essere un esempio positivo nello sport e nella vita”.

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Gli altri risultati

L’atleta Alessio Sarri, invece, ha conquistato la medaglia d’argento nella spada maschile categoria B, fermandosi solo in finale al cospetto del plurititolato inglese Dimitri Coutya. Un po’ di rammarico per aver subìto la rimonta dal 14-12 in suo favore, sino al 15-14 con cui il britannico ha chiuso la gara conquistando la vetta del podio iridato. In precedenza, Alessio Sarri aveva sconfitto in semifinale per 15-13 il francese Yannick Ifebe.

Nella stessa gara Gabriele Leopizzi è uscito sconfitto dal primo match di giornata contro l’ungherese Istvan Tarjanui per 15-5, mentre Michele Vaglini è stato eliminato dopo la fase a gironi. Italia fuori dal podio nel fioretto femminile categoria A e nella sciabola maschile categoria A.

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