È morto all’età di 89 anni John le Carré nome d’arte di David J. M. Cornwell scrittore britannico di fama mondiale famoso per i suoi romanzi di spionaggio venduti in tutto il mondo ed ex agente segreto del Secret Intelligence Service.
Autore di “La spia che venne dal freddo”
John si è spento all’ospedale pubblico di Truro in Cornovaglia, dopo una breve malattia. David J. M. Cornwell era nato a Poole nella regione del Dorsetshire, nel 1931. Svolge il ruolo di insegnante all’università di Eton prima di diventare funzionario del Ministero degli esteri britannico ed essere reclutato nell’MI5 poi dall’MI6.
Dall’esperienza personale nei servizi segreti prenderà spunto per creare il personaggio di George Smiley, leggendario protagonista di numerosi suoi romanzi. Esordisce nel 1961 con Chiamata per il morto, in seguito Un delitto di classe ma è con l’ultimo libro La spia che venne dal freddo, uscito nel 1964, che raggiunge la popolarità. Oltre 20 milioni di copie vendute, il libro racconta la storia di Alec Leamas, agente britannico trasferito nella Germania dell’Est che nella sua particolarità nell’essere paranoico diventa l’anti James bond per eccellenza.
Tra gli altri romanzi celebri troviamo La tamburina, La spia perfetta, La casa Russia, Il direttore di notte, diventato di recente un serial di successo (con il titolo originale The Night Manager) con Tom Hiddleston e Hugh Laurie. Nei suoi romanzi mette in luce gli eccessi del nuovo ordine mondiale costruito sulle rovine del muro di Berlino: mafia, traffico di armi e droga, riciclaggio di denaro e terrorismo.
L’eredità letteraria
Lo scrittore negli ultimi anni aveva scelto una vita lontano dai riflettori abitando tra la Cornovaglia e Hampstead. Si era sposato due volte, aveva avuto quattro figli e tredici nipoti. Nel 2011 ha lasciato in eredità tutti i suoi archivi letterari alla Bodley Library una prestigiosa biblioteca di Oxford dove aveva studiato lingue negli anni cinquanta. Egli stesso diceva “la Bodley Library è il luogo dove riposerei il più felice possibile“. Mentre ai figli e ai nipoti, secondo le ultime indiscrezioni, andrà il patrimonio da 100 milioni di dollari accumulato in ben 60 anni di attività editoriale.