Oggi, 27 aprile 2023, doveva essere il giorno dello sfratto della moschea in piazza dei Ciompi a Firenze. Tuttavia, anche questa volta l’operazione ha subito un rinvio. Lo sgombro dell’ex garage utilizzato come luogo di culto, doveva avvenire il 16 dicembre, ma già in quell’occasione era stato rimandato ad oggi. Una decisione di Finvi immobiliare di Prato, presa in seguito a mesi di affitto non pagati durante il Covid.
Tuttavia, sembrerebbe che questi debiti o parte di essi, siano stati saldati nel corso degli ultimi mesi. La Comunità islamica non avendo ancora trovato un’alternativa, in passato aveva dichiarato che andrà via “senza il ricorso alla forza pubblica”, ma tra circa sei mesi, ovvero il prossimo novembre. Al termine delle trattative tra l’ufficiale giudiziario, l’imam Izzedin Elzir, l’avvocato rappresentante della Finvi di Prato, proprietaria dell’immobile, e le istituzioni fiorentine, è stato individuato l’8 giugno come data del prossimo accesso alla struttura.
L’intervento del presidente della comunità ebraica
Questa mattina durante il colloquio tra le parti, davanti alla moschea si è radunato un presidio di circa 50 fedeli della comunità musulmana. Il presidente della comunità ebraica Enrico Fink ha commentato: “auspico che Firenze possa diventare un buon esempio e un modello da replicare altrove. Speriamo di non arrivare a momenti di umiliazione di una comunità”.