Era morto da pochi minuti quando in rete ha iniziato a circolare il video che lo ritraeva riverso a terra, sul pavimento del bagno del Cardarelli.
L’uomo era stato ricoverato perché si sospettava fosse affetto da Covid e, in attesa dei risultati definitivi del tampone, il personale sanitario aveva già iniziato la terapia di cura.
Il direttore sanitario Giuseppe Longo, ha espresso la sua disapprovazione riguardo il gesto ignobile di chi ha girato il video per poi mandarlo in rete: “È deprecabile che eventi simili siano oggetto di strumentalizzazioni tese a costruire terribili e pericolose suggestioni nell’opinione pubblica. Proprio per questo, e per il rispetto dovuto alla sofferenza della famiglia, la direzione strategica del Cardarelli ha avviato un’indagine interna tesa ad accertare chi e in che modo abbia girato e diffuso il video”.
L’uomo era andato in bagno accompagnato da uno degli operatori sanitari che, non vedendolo uscire dopo svariati minuti, si è insospettito ed è entrato a controllare. È stato proprio lui a trovarlo sul pavimento. Chi ha girato il video ha approfittato dei momenti in cui l’infermiere si è allontanato.
Tuttavia, nella serata di ieri, De Luca ha fornito delucidazioni circa il gesto di chi ha deciso di filmare. E anche le figlie, ieri, intervistate da La7, hanno dato spiegazioni sull’iter ospedaliero del padre. De Luca ha spiegato che a filmare è stato un giovane di 30 anni che era anche lui al pronto soccorso perché sospetto covid, specificando che l’uomo deceduto invocava aiuto da tempo ma nessuno gli dava ascolto. Tuttavia esprime la sua disapprovazione per tale gesto, poiché chi ha filmato avrebbe dovuto soccorrerlo anziché limitarsi a girare il video. Le figlie, invece, ieri hanno raccontato il calvario del padre. L’uomo, 79 anni, cardiopatico e diabetico, era affetto da covid da 22 giorni e aveva una saturazione dell’80% (il minimo sindacabile è il 92%). Sono state loro stesse, il giorno prima del decesso, a chiamare un’ambulanza per il ricovero ospedaliero. Giunto in pronto soccorso, però, l’uomo è stato lasciato su una barella per quasi 24 ore, poiché, purtroppo, i posti letto erano tutti occupati.
È per questo che De Luca minaccia denunce e conseguenze legali: “Oltre a inviare la mia doverosa solidarietà alla famiglia del deceduto ho invitato il Direttore Generale del Cardarelli a esprimere il mio apprezzamento, per il lavoro straordinario che fanno da sempre, a medici e infermieri di quel Pronto Soccorso. Ho invitato inoltre il Dg a denunciare l’esecutore dell’ignobile video e con lui quanti, su un episodio che poteva capitare in ogni ospedale del mondo, si sono abbandonati all’ennesima campagna di vergognoso sciacallaggio contro il Cardarelli e la sanità campana”.
De Luca ha comunicato di avere “dato mandato agli uffici regionali di procedere legalmente contro il consulente del Ministro della Salute, Walter Ricciardi”. A scatenare l’ira del governatore campano potrebbero essere state le dichiarazioni rilasciate mercoledì da Ricciardi ai microfoni di Sky Tg24. Il consulente del ministro ha detto che avrebbe “messo Napoli in zona rossa già 2-3 settimane fa” perché “Napoli presenta tutta una serie di rischi importanti e va fatto un lockdown” anche per ridare “fiato a quegli ospedali in cui succedono cose veramente incredibili: persone che vengono assistite fuori dal pronto soccorso nelle loro macchine con l’ossigeno. Sono scene da guerra e questo non deve succedere ovviamente in una zona gialla. Se non è una zona rossa quella in cui succedono queste cose, qual è la zona rossa?”