CronacaNapoli, sequestri per € 290 milioni ad imprenditore emiliano vicino alla camorra

Napoli, sequestri per € 290 milioni ad imprenditore emiliano vicino alla camorra

L'uomo avrebbe agito come prestanome per riciclare proventi illeciti di diversi clan

VUOI RICEVERE GRATUITAMENTE NOTIZIE DI CRONACA?
ISCRIVITI AL NOSTRO GRUPPO

Questa mattina un imprenditore di Bologna è finito nei guai. La Guardia di Finanza di Napoli e di Bologna, in un’azione congiunta, gli hanno comunicato un provvedimento di misure cautelari firmato dal Gip di Napoli. Gli sono stati contestati i reati di intestazione fittizia di beni e di riciclaggio. In seguito, come previsto dallo stesso provvedimento, i militari hanno provveduto a sequestrare € 290 milioni nelle disponibilità del 65enne.

L’uomo si trova adesso agli arresti domiciliari.

L’indagine delle Fiamme Gialle ha l’obiettivo di combattere il riciclaggio dei proventi delle attività illecite di alcuni clan camorristi del Napoletano. L’imprenditore avrebbe gestito sistematicamente e nel tempo una parte del patrimonio del “cartello” tramite l’intestazione fittizia di beni, quote societarie e conti correnti. Avrebbe agito in concerto con rappresentanti dei clan Puca, Di Lauro, Mallardo, Scissionisti, Verde, Perfetto.

L’indagato avrebbe investito i denari guadagnati illecitamente in diverse attività imprenditoriali, tra cui numerosi investimenti immobiliari. Infatti, nell’operazione di stamane all’uomo sono stati sequestrati 639 immobili e terreni ubicati in diverse province italiane, quasi tutte meridionali: Napoli, Benevento, Caserta, Bologna, Ravenna, Latina e Sassari.

Nelle attività di indagine gli investigatori hanno rilevato come sia l’imprenditore che la sua famiglia dichiarassero redditi pressoché inesistenti; tenuto conto delle verifiche effettuate, le Fiamme Gialle ipotizzano che l’attività di riciclaggio sia proseguita per oltre 30 anni.