New York Times: in prima pagina il degrado della Capitale

IMA

Roma, la Città Eterna, ha risvegliato l’interesse del New York Times. Stavolta, però a finire in prima pagina non sono state le bellezze capitali, ma problemi e scandali di una metropoli oramai in affanno.

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L’autorevole quotidiano statunitense, racconta, con un articolo non proprio tenero firmato da Gaia Pianigiani, una Roma ormai in declino.

La crisi di Roma non è solo politica, ma è anche – e soprattutto – sociale e culturale. E tante, inevitabilmente, sono le cose che non funzionano: “L’erba nei parchi arriva all’altezza delle ginocchia, la metro funziona a rilento per la protesta degli autisti, un incendio ha semiparalizzato l’aeroporto, il susseguirsi di arresti dei pubblici amministratori fa emergere un quadro devastante dell’infiltrazione mafiosa nel governo della città”.

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Tutti questi problemi, però, non sarebbero “necessariamente colpa del sindaco Ignazio Marino, ex chirurgo la cui integrità resta senza macchia. Ma, cosa strana, a Roma, la sua correttezza non viene necessariamente considerata parte della soluzione“. Il Times, che arriva a paragonare il Primo Cittadino a Forrest Gump, spiega poi “Oggi Marino si trova sotto assedio politico nella città che ha promesso di salvare da se stessa”.

I romani – “noti per il loro cinismo per quanto riguarda la politica, per la loro rassegnazione di fronte a servizi antiquati e alla burocrazia che si espande a macchia d’olio” – avrebbero ormai perso la fiducia nel loro sindaco (che vedono lontano dai problemi quotidiani). Secondo il NYT: “un recente sondaggio ha rilevato che la maggioranza dei romani considera il sindaco troppo debole, mentre oltre il 70% di coloro che lo hanno sostenuto nelle ultime elezioni hanno detto che non lo farebbero di nuovo”.

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Marino ha apprezzato l’articolo, ma ha commentato: “Il titolo del New York Times se tradotto bene recita: Un sindaco virtuoso contro i vizi di Roma, ma vedo che è stato tradotto: Il sindaco è onesto ma, lo è abbastanza per fermare il declino della città eternaNon pretendo che tutti conoscano l’inglese attacca, ma per una versione così a scuola il voto non sarebbe stato superiore al 3″.

Per dovere di cronaca è bene precisare che il New York Times ha utilizzato due titoli diversi. Quello relativo al declino è stato pubblicato nell’edizione americana; l’altro (il preferito di Marino) nella versione per l’estero. A dirla tutta, ci sarebbe anche un terzo titolo (che non ha suscitato polemiche), usato per l’edizione online: “I romani hanno poca fede nel sindaco mentre la loro antica città degrada”.