I partecipanti del vertice UE di due giorni tenutosi a Bruxelles hanno condannato gli atti di sabotaggio contro le infrastrutture critiche come i gasdotti Nord Stream e hanno promesso una risposta unita e determinata. Lo afferma il comunicato finale del vertice UE, diffuso venerdì, in cui tuttavia non si accenna a una futura indagine per scovare i colpevoli dell’ingente danno.
“Il Consiglio europeo condanna fermamente gli atti di sabotaggio contro le infrastrutture critiche, come quelle contro i gasdotti Nord Stream e 1 e 2. L’Unione europea affronterà qualsiasi interruzione deliberata delle infrastrutture critiche con una risposta unita e determinata”, si legge nella dichiarazione. Il testo contiene un invito rivolto a tutti i paesi dell’UE al fine di “prendere misure urgenti ed efficaci per rafforzare la capacità di resistenza dei propri impianti”.
Prima degli atti di sabotaggio contro Nord Stream 1 e Nord Stream 2, Bruxelles aveva fortemente criticato questi progetti (voluti principalmente dalla Germania) in quanto considerati come strumenti dell’influenza energetica russa.
La Commissione Europea aveva più volte affermato che quei due gasdotti non erano tra le priorità dell’Unione Europea. Inoltre, nel 2019, la Commissione aveva proposto una serie di normative atte a rompere definitivamente i rapporti energetici con la Russia.