Un dramma in famiglia. Ma non un femminicidio; questa volta a perdere la vita a causa di un gesto estremo è stato un capofamiglia del Bresciano, ex operaio di 59 anni. A procurargli la morte, sua moglie, di 56. I fatti sono accaduti ieri sera a Nuvoletto, paese a pochi chilometri da Brescia, in direzione lago di Garda.
Era ora di cena; la coppia era seduta a tavola con il loro figlio 15enne quando l’ennesima lite ha provocato una grande tensione. I coniugi continuavano a rivolgersi reciproche accuse in toni accesi. Romano Fagoni, la vittima, era disoccupato al momento, e questo fatto provocava malcontenti in sua moglie, casalinga.
La situazione è diventata sempre più insostenibile fino a che la donna ha preso un lungo coltello in cucina e ha inveito contro il marito, colpendolo mortalmente alla gola. La rabbia era tale che il coltello ha rescisso la carotide del 59enne. Il figlio ha chiamato subito i soccorsi, ma quando sono arrivati gli operatori del 118, non c’era più nulla da fare per l’ex operaio.
Raffaella Ragnoli è stata portata subito in caserma per essere interrogata. Nella notte tra sabato 28 e e domenica 29 gennaio la donna ha ammesso le sue colpe davanti al pubblico ministero di turno. Avrebbe rivelato che il clima in famiglia era pessimo e che le liti erano costanti. In seguito alla confessione, è stata arrestata.
La coppia, che si era sposata nel 1992, aveva un’altra figlia maggiorenne, che non abitava più con loro.