Omicidio Alika, un testimone ha provato a fermare Ferlazzo

Omicidio Alika, un testimone ha dichiarato: "Ho urlato 'fermo lo ammazzi' poi ho chiamato la polizia".

FanPage ha incontrato un testimone dell’omicidio di Alika Ogorchukwu, avvenuto a Civitanova Marche lo scorso 29 luglio per mano di Filippo Ferlazzo. L’uomo è Mariano Mosconi, impiegato all’agenzia delle dogane e dei monopoli di Civitanova. Mariano ha spiegato di aver provato a fermare il 32enne assassino. Gli avrebbe urlato di fermarsi, in quanto stava uccidendo una persona e poi ha chiamato la polizia.

Omicidio Alika, il testimone: “Non c’è stata indifferenza”

Mariano Mosconi ha dichiarato: “Il corso era deserto, non c’è stata indifferenza, anzi, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo”. Il testimone oculare che ha assistito all’omicidio di Alika è sicuro di ciò che dice. Alika, ambulante di 39 anni, è stato ucciso da Filippo Ferlazzo. Lo scorso venerdì pomeriggio, Mosconi ha visto tutto, trovandosi sulla scena del crimine a suo malgrado.

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Un caso fortuito

Mariano Mosconi ha assistito per pura casualità all’uccisione di Alika, in quanto per andare a lavorare di solito usa l’auto, ma quel giorno l’aveva portata a riparare. L’impiegato ha visto Filippo Ferlazzo colpire l’ambulante con una stampella e ha cercato di intervenire togliendogli l’oggetto contundente. Il 32enne non si è arreso e ha cominciato a rincorrere Alika riempiendolo di botte.

Il corso era deserto

Mariano Mosconi ha ricordato il tragico momento della morte di Alika. Il testimone ha ammesso di non sapere che si potesse uccidere in quel modo, ovvero a mani nude, ora ne è consapevole. Mosconi ha spiegato che quel pomeriggio erano solo in quattro nel luogo in cui è morto il 39enne: lui, una donna, un anziano e una ragazza. Il corso era deserto e i negozi chiusi.

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Mosconi: “Ho chiamato il 112”

Mario Mosconi si è chiesto: “Cosa avremmo potuto fare? Io gli ho detto di smetterla, la voce che nel video dice ‘Fermo, così lo ammazzi’ è la mia. Poi ho chiamato il 112. Facile parlare da dietro un computer, in certe situazioni ti devi trovare”. L’uomo ha collaborato assieme ad altri all’arresto dei Filippo Ferlazzo. Lo ha seguito a distanza indicando alla polizia dove si trovasse.