Franco Battaggia, sarà interrogato lunedì, per l’omicidio di Anica Panfile. Intanto gli inquirenti continuano ad indagare e hanno portato via due buste di carta contenenti probabilmente indumenti e asciugamani dalla sua abitazione. Il Ris prosegue i rilievi sui veicoli dell’uomo indagato, ex datore di lavoro della vittima. Questo, infatti, è anche l’ultima persona ad aver visto Anica, prima della sua scomparsa: l’aveva incontrata nella propria abitazione per discutere di alcuni documenti.
Ieri mattina venerdì 19 giugno, c’era già stato un sopralluogo anche del nucleo investigativo dei carabinieri di Treviso nell’abitazione di via Europa ad Arcade, ancora sotto sequestro. Occupati nello svolgimento degli accertamenti sono i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Parma e del Comando provinciale di Treviso.
Anica non sarebbe morta per annegamento
Il corpo della donna rumena di 31 anni è stato ritrovato lo scorso 21 maggio nelle acque del fiume Piave, nella zona di Spresiano (Treviso). Della madre di 4 figli, si erano perse le tracce da giovedì 18 maggio: Anica era andata a lavorare ad Arcade, piccolo comune del Trevigiano, ma non aveva fatto ritorno a casa. Secondo le ricostruzioni Anica non sarebbe morta per annegamento, tant’è che non era stata trovata acqua nei polmoni, ma sul suo corpo sono stati rinvenuti segni di violenza.