Ad un anno dalla tragica morte di Anna Borsa, il fratello si è pronunciato in merito all’accaduto con parole forti e crude nei confronti del suo assassino. “Per me quell’uomo non esiste. Non provo né pace né perdono, credo soltanto nella giustizia anche se l’ergastolo non basta per quello che ha fatto alla mia famiglia”, ha dichiarato in un’intervista, pubblicata sul quotidiano “Il Mattino” in uscita in edicola oggi 1 marzo.
E’ accaduto a Pontecagnano, in provincia di Salerno. Qui Anna Borsa, ragazza di 30 anni lavorava in un salone di parrucchiere, quando ha ricevuto l’ennesima visita non gradita dell’ex fidanzato Alfredo Erra. La loro storia era terminata da circa otto mesi, ma lui continuava a pubblicare sui social messaggi di rimpianto, manifestando gelosia nei confronti della nuova relazione iniziata dalla ragazza. Il giorno del delitto le aveva chiesto di uscire un attimo per parlare e l’ha crudelmente uccisa.
Le parole del fratello
Poi ha rivolto l’arma contro il nuovo fidanzato, ferendolo ad una spalla, ha tentato la fuga e successivamente il suicidio. Infine, è stato trovato da una pattuglia della Polizia Stradale di Eboli nell’area di servizio della stazione di San Mango Piemonte della Salerno-Reggio Calabria. Oggi per il fratello della vittima “non esiste perdono”. “Vorrei che solo per un momento possa immedesimarsi nel dolore di mia madre, di mio padre e nel mio. Oggi, ancora più di un anno fa, sono convinto che lui non amava veramente Anna perché l’ha uccisa”, ha dichiarato.