Omicidio Ilenia Fabbri, i 500mila euro e la lettera della figlia Arianna

Arianna, la figlia di Ilenia Fabbri, ha scritto una lunga lettera dove racconta il suo dolore

Nuovi dettagli emergono sull’omicidio di Ilenia Fabbri. La donna avrebbe inizialmente chiesto 500mila euro all’ex marito, Claudio Nanni, per poi infine ridurre la somma richiesta a circa 1/5 del totale, e cioè a 100mila euro o poco più.

Intanto la figlia Arianna ha scritto una lettera in cui ha riversato il suo dolore, lettera di cui è stata data lettura a Pomeriggio 5. Di seguito riportiamo il contenuto.

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Scrive Arianna: “Io non voglio andare contro mio babbo e nemmeno contro la mia mamma che non c’è più, non per mano di mio babbo, ma per mano di un porco bastardo che è ancora in libertà scrive la ragazza nella missiva. “Qualche giorno fa, mentre ero in lacrime, gli ho chiesto: ‘Sei stato veramente tu?’ e lui mi ha risposto: ‘Assolutamente no, non l’avrei mai fatto’“.

Poi racconta di quel 6 febbraio: “Quella mattina del 6 febbraio 2021 io e il babbo avevamo organizzato di partire presto per ritirare la macchina che avevo comprato a Milano. Dopo un po’ che siamo partiti, ho ricevuto quella chiamata e a tutti e due è crollato il mondo addosso. Quando siamo tornati a casa di mamma, lui mi ha aspettato fuori, mentre io sono entrata con due poliziotti in cucina, ho visto mamma, ho urlato e il mio babbo, che era ancora all’oscuro di tutto, mi diceva ‘Arianna, calmati, non puoi urlare’!”.

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Dopo, racconta del crollo dell’uomo: “Poi il mio babbo ha iniziato a piangere, perché anche lui era sotto shock. Lui sta male ed è distrutto per questa tragedia, più che altro perché non sa come fare con me perché sto male. Lui è una persona brava, gentile, disponibile anche con i miei amici”.

La giovane non trova pace, scrive: “Io mi sento in colpa per tutto, quella mattina non dovevo uscire. Ho bisogno della mia mamma e a ventun anni non posso ridurmi a organizzare il funerale di mia mamma. Io voglio giustizia. Mamma, voglio lasciarti di più che una foto sbiadita sulla tua tomba. Io non ho e non avrò mai più pace.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.