Omicidio Nardelli: fermate delle persone all’alba

Sono quattro tarantini ritenuti presunti responsabili

Svolta nelle indagini per l’omicidio di Cosimo Nardelli. Oggi 20 giugno alle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato ha proceduto al fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale di Lecce e dalla Procura della Repubblica di Taranto nei confronti di quattro persone di Taranto. Il delitto è avvenuto il 26 maggio: Nardelli, uomo di 62 anni, venne freddato nei pressi di via Cugini, proprio mentre stava rientrando nella sua abitazione. 

Gli indagati sono accusati di concorso in omicidio pluriaggravato dalla premeditazione dal metodo mafioso. Nello specifico si tratta del fratello della vittima T. N., tarantino di 50 anni, di P. V., C. A. V. e F. V., rispettivamente padre, figlio e nipote di 45, 20 e 23 anni. Secondo le prime ricostruzioni, C. A. V. e F. V., avrebbero agito materialmente la sera dell’agguato.

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I contrasti sono da ricondurre alla gestione di un’azienda agricola

Viceversa T. N. e P. V., sono stati individuati come i mandanti del delitto. Tutte le persone fermate sono state condotte in Questura e poi trasferite in carcere. Quanto al movente, i contrasti sarebbero da ricondurre, secondo l’accusa, alla gestione di un’azienda agricola che vedeva in società il figlio della vittima, il fratello e la moglie di quest’ultimo.

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