Omicidio Sigrid Gröber, Alexander Gruber non parla davanti al Gip

La difesa pensa di chiedere al tribunale del riesame, la revoca della custodia cautelare in carcere

Questa mattina 27 febbraio, interrogatorio di garanzia per Alexander Gruber. L’uomo è stato ascoltato dal giudice delle indagini preliminari Ivan Perathoner, all’interno dello stesso carcere di Bolzano dov’è detenuto. E’ accusato di aver ucciso volontariamente la sua compagna Sigrid Gröber, la 39enne morta all’alba del 19 febbraio poco dopo il suo ricovero all’ospedale di Merano. La donna ha riportato gravi lesioni alla testa, al collo, fratture al torace e alla schiena provocate da calci e pugni. 

“Le lesioni, aggravate dalle condizioni di ipotermia in conseguenza del fatto che la persona offesa è rimasta esposta al freddo per un significativo lasso di tempo dopo l’aggressione, hanno portato a una crisi respiratoria che ha determinato la morte della donna”, si legge in una nota della Procura. Gruber lavorava come custode della scuola alberghiera “Kaiserhof” e viveva nell’alloggio di servizio. 

Alexander Gruber si è avvalso della facoltà di non rispondere

- Advertisement -

Nella notte tra sabato e domenica ha chiamato i soccorsi, spiegando che dopo aver trascorso la serata insieme, l’ha poi trovata priva di sensi. Ha raccontato che la donna sarebbe caduta dalle scale. Tuttavia, l’esito dell’autopsia eseguita dal patologo incaricato dalla Procura di Bolzano, ha ritenuto che si è trattato di un femminicidio. Oggi, dopo l’ennesimo colloquio con il giudice incaricato, Alexander Gruber si è avvalso della facoltà di non rispondere. La difesa, al momento, pensa di chiedere al tribunale del riesame la revoca della custodia cautelare in carcere.