Claudio Cesaris, fino ad ora solo assassino presunto del professore Davide Angeletti, ha ora confessato il delitto “Sono stato io ad ucciderlo, è vero. Ma non avevo premeditato nulla”, dice agli inquirenti.
Il gip di Civitavecchia ha pertanto convalidato l’arresto di Cesaris, che si trova attualmente ricoverato in ospedale a seguito di un malore.
Cesaris, 70 anni, è un ex funzionario tecnico in pensione dell’Università di Pavia. Il motivo dell’omicidio sarebbe, come sin da subito sospettato dagli inquirenti, la gelosia.
L’uomo aveva infatti avuto una breve relazione con una donna molto più giovane, una ricercatrice di 39 anni, che aveva poi messo fine alla loro storia. Ma non si era rassegnato, e così aveva lasciato Pavia, dove viveva con moglie e figlia, per seguire la donna fino in Lazio.
La ricercatrice aveva instaurato da poco un legame di semplice amicizia con Angeletti, ma Cesaris, accecato dalla gelosia, ha visto in lui un possibile rivale amoroso, così gli ha chiesto un confronto, poi lo ha ucciso.
Stando a quando dichiarato dall’assassino, il delitto non è stato premeditato.
Cesaris e il docente hanno parlato nel parcheggio, e a un certo punto gli ha sparato alla testa. Perché Cesaris avesse un’arma con sé se non aveva pianificato nulla, questo resta un mistero.










