Omicidio a Trastevere: lo uccide perchè alto il volume della musica

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E’ successo durante la scorsa notte a Trastevere, il popolare quartiere della Capitale. A Roma un altro omicidio. Un indiano di 52 anni, senza fissa dimora, avrebbe ucciso con un cacciavite, un romano di anni 33. A generare la lite, finita in tragedia, ci sarebbe, secondo una prima ricostruzione, un futile motivo: il volume alto della musica.

Questa la dinamica dell’omicidio avvenuto a Trastevere. Sarebbe morto così, Claudio Macro, con un cacciavite lungo 30 cm conficcato in un polmone. Dinamica dell’omicidio. E’ successo a Trastevere,  in via Garibaldi, nei pressi del civico 29, intorno alle 2:00 della scorsa notte. Due giovani romani, fratelli, rispettivamente di anni 33 e di anni 36, all’uscita da un locale in centro a Roma, avrebbero accostato la loro auto nei pressi di una roulotte, con lo scopo di espletare dei bisogni fisiologici. Sarebbero scesi dall’auto e avrebbero lasciato la macchina in moto con lo stereo acceso, ignorando, stando a quanto racconta il sopravvissuto, che all’interno della roulotte abitasse qualcuno.

Sembrerebbe che al suono della musica troppo alta, un indiano di anni 54, senza fissa dimora e senza documenti, quindi irregolare in Italia, sia uscito dalla propria roulotte e abbia iniziato ad inveire contro i due giovani, residenti a Roma. Da qui sarebbe nata la lite finita in tragedia. L’indiano avrebbe conficcato ripetutamente un cacciavite nel corpo di Claudio Macro.