Omicidio Ziliani, in aula parlano le figlie e Mirto Milani

La figlia: «Non so se la mamma ci voleva davvero bene, continuava a dire che non voleva avere figli»

Si è tenuto oggi 30 marzo 2023 presso la Corte d’Assise di Brescia, il processo per l’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa di 55 anni scomparsa l’8 maggio 2021 e trovata morta l’8 agosto. In aula, oltre al giudice Roberto Spanò, anche le figlie della donna P. Z. , (21 anni), S. Z. , (29 anni), e M. M., fidanzato di quest’ultima. I tre sono accusati di averla uccisa e sono stati loro stessi a confessare in carcere a pochi mesi dalla tragedia. L’ammissione è arrivata in seguito ad una confidenza fatta da Milani ad un suo compagno di cella.

In aula ha parlato per prima Silvia: “Con mia madre ho sempre avuto un buon rapporto, trascorrevamo parecchio tempo insieme”. Ma lei ci voleva uccidere, ha aggiunto. “Non so se la mamma ci voleva davvero bene, continuava a dire che non voleva avere figli”. La giovane ha fatto riferimento a un tentativo di avvelenamento del latte con candeggina, che avrebbe fatto star male sia lei che il compagno. 

- Advertisement -

La confessione della figlia Silvia

Ha poi ammesso: All’inizio volevamo fuggire, avevamo comprato dei biglietti aerei per maggio del 2021, ma poi io e Mirto abbiamo pensato di ucciderla. Volevamo fosse veloce, indolore, che non se ne accorgesse neanche”. Infine ha sottolineato la preoccupazione per la sorella minore affetta da disabilità, che a suo dire veniva trascurata dalla madre e che era tornata ad avere diversi problemi di salute.