Era il 9 febbraio 2023 quando l’operaio Paolo Borselli di 58 anni, è annegato in mare ed ha perso la vita, a seguito di una manovra col muletto alla radice del Molo VII del porto di Trieste. Oggi la Procura di Trieste ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Il caso, dunque, è ancora aperto e tra le varie ipotesi c’è la violazione delle normative sulla sicurezza. Dunque, si procederà con l’autopsia e l’analisi tossicologica di Borselli. La Procura, intende accertarsi del fatto che siano state realmente violate le normative antinfortunistiche.
Tra le varie ipotesi c’è che Borselli abbia avuto un malore durante le operazioni sul muletto. Attualmente le indagini sono ancora in corso ma sussiste un fatto oggettivo: al momento dell’accaduto non c’era un secondo operaio col quale Borselli potesse compiere la manovra. Proprio per questo la sua scomparsa non è stata notata immediatamente.
Non vedendolo rientrare, i colleghi avevano dato l’allarme
Solo dopo qualche ora, non vedendolo rientrare, i colleghi avevano dato l’allarme. Ad intervenire i Vigili del fuoco ed i sommozzatori che lo hanno trovato intorno alle 17.30 dello stesso giorno in acqua. Gli infermieri della Sores hanno inviato sul posto l’equipaggio dell’automedica e dell’ambulanza provenienti da Trieste. Hanno provato a lungo a rianimarlo ma per l’uomo purtroppo non c’è stato nulla da fare.