L’ora legale entrerà in vigore nella notte tra sabato 30 e domenica 31 Marzo 2019. Bisogna ricordarsi di portare avanti le lancette di un’ora, allo scoccare delle h. 2:00 saranno le 3:00.
L’obiettivo dell’ora legale è sempre stato quello di indurre le persone a sfruttare la luce naturale del giorno, evitando così di consumare energia elettrica, grazie al conseguente allungamento delle giornate. Il lato positivo è che abbiamo 60 minuti in più di luce, quello negativo è che perdiamo un ora di sonno.
QUANDO È NATA L’ORA LEGALE?
Se n’è parlato per la prima volta a Parigi nel 1784. Benjamin Franklin, uno dei “padri fondatori” americani, fu il primo a capire che i cambiamenti provocati dalla rivoluzione industriale, sopratutto a livello sociale, richiedevano una maggiore attenzione rispetto al consumo di elettricità, e non solo. Con la nascita di fabbriche i ritmi di vita divennero ben diversi rispetto a quelli della vecchia società agricola. Ci si svegliava non più prima dell’alba, e di conseguenza si andava a dormire parecchie ore più tardi dal tramonto incrementando a dismisura l’utilizzo di candele e lampade ad olio.
UNA PROPOSTA ESTREMA
La proposta di Benjamin fu quella di indurre le persone ad alzarsi prima al mattino, così da sfruttare appieno la luce del giorno. Per costringere la popolazione a questo cambiamento fece sparare colpi di cannone per le vie delle città alle prime luci dell’alba, impose il razionamento delle candele, istituì una tassa sulle persiane, proibì la circolazione notturna. Ma tutto questo non funzionò.
Solo all’inizio del Novecento (precisamente nel 1907) un inglese di nome William Willett, propose alla Camera dei Comuni britannica, di attuare un cambiamento d’orario. Anche stavolta per questioni di risparmio. La variazione d’orario venne attuata nel 1916, durante la prima guerra mondiale. In tempo di guerra il risparmio energetico era importante. L’ora legale fu adottata anche in Italia e in altri paesi Europei. Solo nel 1966 questa entrò in vigore con continuità, e questa nuova “regola” fu seguita uniformemente in tutta Europa.
OGGI PORTA DAVVERO UN RISPARMIO ENERGETICO?
I tempi sono cambiati indubbiamente, dal mondo industrializzato di Benjamin Franklin. Oggi non vi è più un effettivo risparmio di energia nello spostare le lancette dell’orologio due volte l’anno. Ciò che le famiglie risparmiavano in energia negli anni ’60, nei tempi moderni viene consumato ugualmente. Avete presente tutti quegli apparecchi elettronici che popolano le nostre case?
Quindi la domanda è perché continuare? Inoltre turbare due volte l’anno l’orologio biologico delle persone, porta anche disagi alla salute scientificamente provati. Insomma l’ora legale “fa male” alla salute! Questa può provocare l’aumento del senso di affaticamento, irritabilità e la comparsa di emicrania e insonnia, anche nei soggetti più giovani.
CHI LA VUOLE ABOLIRE?
Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker nel 2018 aveva annunciato che il cambio d’orario fatto a seguito dell’ora legale e di quella solare, sarebbe potuto essere abolito. La proposta era stata presa in considerazione dalla Commissione Europea, a seguito di un sondaggio avvenuto tra luglio e agosto dello scorso anno. Ben l’84% dei cittadini europei, infatti, si era espresso a favore dell’abolizione di uno dei due orari.
La proposta era quella di mantenere un solo orario durante tutto l’arco dell’anno. Così entro il mese di dicembre dello scorso anno, il Consiglio dell’Unione Europea avrebbe dovuto trovare un accordo sulla sua abolizione, ma così non è stato. La decisione potrebbe passare alla prossima Commissione Europea, quindi dopo le elezioni europee di maggio 2019.
Inoltre il ministro dei trasporti austriaco, Norbert Hofer, ha aggiunto che il piano per eliminare il cambio di orario nel 2019 non sarà “supportato” da un numero sufficiente dei paesi membri dell’UE e che occorrono almeno 18 mesi per preparare una riforma completa, che riguardi tutto, compresa la pianificazione di treni e voli aerei.
Voi sareste d’accordo? Per il momento ci tocca aspettare ancora per avere un orario unico e definitivo per tutto l’anno.
Nel frattempo ricordiamoci di portare le lancette un ora avanti il prossimo 30 Marzo!