La struttura ha subito danni, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Il sindaco Marco Schiesaro ha garantito: “Sarà prontamente sostituito“.
Un forte rumore seguito da una fiammata ha squarciato il buio a Cadoneghe. Pochi minuti dopo le 22, è avvenuta l’esplosione dell’autovelox installato dall’amministrazione comunale lungo la statale del Santo, all’incrocio con via Donizetti.
L’atto di vandalismo si è consumato nella tarda serata del 9 agosto. L’autovelox, in funzione da un paio di mesi, aveva già fatto scattare migliaia di multe, suscitando l’irritazione di quei conducenti che non hanno mai accettano il limite di velocità in quella parte di strada.
Record di multe
Il dispositivo in questione era stato posizionato dall’Amministrazione Comunale lungo la statale del Santo, all’incrocio con via Donizetti: l’elevato numero di multe comminate in appena un mese ha innescato la frustrazione di alcuni conducenti.
L’autovelox è situato nei pressi di un noto negozio di mobili della zona e in poche settimane ha rilevato oltre 24.000 infrazioni, un dato che potrebbe fare concorrenza al più inflessibile autovelox italiano. Un anziano conducente è stato multato addirittura 38 volte, con sanzioni che raggiungono quasi i 10.000 euro.
Una tragedia scampata
Il sindaco del comune di Padova, Marco Schiesaro, ha commentato l’evento avvenuto a Cadoneghe in questi termini: “Sono profondamente sconcertato da questo gesto, che avrebbe potuto causare anche dei feriti“, ha dichiarato il primo cittadino, come riportato da Padova Oggi. “I residenti mi hanno chiamato in tempo reale, raccontandomi che l’esplosione è stata di dimensioni enormi, quasi come quella di una bomba. Altri mi hanno detto che poco prima dell’esplosione, famiglie con bambini stavano passando a piedi proprio accanto al dispositivo: una situazione che avrebbe potuto facilmente trasformarsi in tragedia“.
Esploso autovelox: le cause
Una prima ricostruzione suggerisce che qualcuno abbia collocato un esplosivo alla base dell’autovelox, causando una fiammata di diverse decine di metri e distruggendo completamente il dispositivo che misura la velocità delle auto e ne scatta le fotografie. Dopo l’esplosione, è saltato in aria anche un tombino di ghisa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, in quanto si sospetta un atto di sabotaggio.