Sequestrati oltre 700 mila euro all’erede di un amministratore giudiziario morto nel 2018. Si tratta di R. R. Quest’ultimo, secondo l’accusa, avrebbe reinvestito in un’azienda vinicola i soldi che il padre avrebbe prelevato indebitamente dai conti dei boss di Rosario Gambino e Salvatore Inzerillo. Oggi la sezione Misure di prevenzione ha disposto il sequestro della somma nei confronti dell’erede.
La proposta di sequestro, eseguita dalla sezione Anticrimine della polizia, è stata avanzata dal procuratore della Repubblica Maurizio de Lucia e dal questore Leopoldo Laricchia. Con il denaro, l’amministratore giudiziario avrebbe realizzato una cantina vinicola e un oleificio su alcuni terreni di famiglia in provincia di Agrigento. Dopo la sua morte l’attività commerciale era stata ceduta all’erede in cambio di una somma di denaro superiore ai 900 mila euro.
Le forze dell’ordine hanno confiscato 779 mila euro
La cifra era stata canalizzata su un conto corrente in cui le forze dell’ordine hanno trovato e confiscato 779 mila euro. Secondo il questore Leopoldo Laricchia questa operazione “ha consentito di recuperare i soldi distolti da un amministratore infedele a favore della comunità, costituendo un brillante risultato delle attività di monitoraggio dei patrimoni mafiosi condotta anche dopo la confisca da parte della Procura e della questura”.