Si è spento questa mattina 30 maggio nella sua casa di Calcata vicino Roma, dove viveva da molti anni, l’architetto Paolo Portoghesi, 92 anni. Lo ha confermato all’ANSA l’architetto Luca Ribichini professore della Sapienza. Tra i suoi lavori più noti ci sono: la moschea di Roma, Casa Papanice, sempre nella capitale, e la Chiesa della Sacra Famiglia di Salerno. Attualmente stava scrivendo un libro sulla bellezza.
Il docente universitario, progettista di fama e teorico “è rimasto lucido fino alla fine“, ha comunicato Ribichini. Nacque a Roma il 2 novembre del 1931. Figlio di un ingegnere, è cresciuto nel rione Pigna del centro storico della capitale, che fu anche la sua principale fonte d’ispirazione estetica. Nel 1979 viene eletto direttore del settore Architettura della Biennale di Venezia.
L’architetto è rimasto lucido fino alla fine
Dal 1983 al 1993 è stato presidente della Biennale di Venezia, mandato concluso con una mostra su Lo Spazio Sacro nelle tre religioni monoteiste, inaugurata a Venezia nell’autunno 1993 e trasferita poi a Monaco, Londra e Berlino. Negli ultimi anni della sua attività, abbandonata ormai la corrente postmoderna, Portoghesi concentra la sua attenzione su quella che chiama geoarchitettura. Sul tema pubblica nel 2005 il saggio: “Geoarchitettura. Verso un’architettura della responsabilità“, e fonda la rivista Abitare la terra.