Pfizer e BioNTech sono le due aziende che stanno creando il vaccino anti-Covid più vicino al successo. Una società americana e una tedesca creata da due medici turchi (moglie e marito), applicano tecnologie innovative e avanzate. Collaborano già da tempo con altre società farmaceutiche ed enti sulle malattie infettive.
Il nuovo Coronavirus sfrutta una proteina chiamata Spike per crescere ed essere resistente, per contrastare questa resistenza si sfrutterà proprio il codice genetico del virus, l’acido ribonucleico. Gli ultimi risultati sono talmente buoni che l’Italia riceverà il 13,51% dei 300 milioni di dosi destinate all’Unione Europea secondo le ultime notizie.
Dietro a società così importanti, non stanno dietro solo enti scientifici, medici e gli Stati interessati ai progressi del vaccino. A livello finanziario, l’annuncio di una distribuzione così importante ha creato molte mobilitazioni sui mercati anche in settori lontani dalla scienza e dalla medicina, vedremo ad esempio il perché del turismo e delle compagnie aeree.
BioNTech, la società nata da marito e moglie turchi: lui AD, lei Chief Medical Officier
Iniziamo a raccontare che cos’è BioNtech, una società fondata in Germania nel 2008. La storia inizia da due medici di origini turche: Ugur Sahin, figlio di immigrati residenti in Germania, Ozlem Tureci che è la moglie sempre di origine turche. Ugur è il presidente amministratore delegato, Ozlem invece ricopre il ruolo di chief medical officier.
Biontech è quotata in Nasdaq, al momento della scrittura le sue azioni erano in salita: +109 USD + 5,23 (4,99% come trend).
Dalle azioni di BionTech, alla situazione di Pfizer
Le azioni Pfizer al momento della scrittura registravano una discesa dello 0,80% attestando così la società statunitense al 38,80 USD, un dato incerto visto che altri indici nel mercato finanziario erano positivi.
Su Wall Street, Ig ha segnalato un balzo pre-market del 14,67%, Ftse del 5%, conseguenti rialzi per le compagnie aeree anche fino al 30%, un crollo improvviso per alcune Big Tech come Zoom, Netflix, Peloton, Facebook e Amazon.
Al centro di questi nomi e settori, completamente estranei dalla scienza e sanità, ci sono delle conseguenze sociali ed economiche complesse. Partiamo dalle abitudini dei consumatori che abbiamo trattato in diversi articoli come questo, oppure un’analisi degli ultimi dati Istat.
Sconfiggere il Coronavirus e la necessità di nuovi lockdown con chiusura delle frontiere significa: meno necessità obbligata agli acquisti online, la possibilità di tornare al cinema e al teatro, la possibilità di poter riorganizzare riunioni dal vivo e non in videoconferenza, significa ritornare a viaggiare e prenotare subito i primi voli, anche scontati.
Pfizer e la sua storia complicata
Pfizer è la più grande società al mondo operante nel settore e nella produzione e commercializzazione di farmaci. Ha una storia antica, nasce infatti prima del 1900 a Brooklyn, è quotata nella Borsa di New York, il suo indice oscilla nelle liste Dow Jones. Nella sua storia lunga, ci sono state accuse e sanzioni pesantissime di frodi finanziarie importanti, testi di farmaci in Paesi in via di sviluppo. Pfizer opera in questi settori: cardiologia, malattie infettive, respiratorie, urologiche e oftalmologiche, oncologico, veterinaria. I maggior profitti arrivano da USA e Europa.