Una decina di persone residenti a Milano e provincia si sono trovate stamane nei guai. La Squadra Mobile di Milano ha eseguito nei loro confronti un’ordinanza di misure cautelari firmata dal Gip del capoluogo lombardo Fabrizio Filice, per ipotesi di reati collegati alla ‘ndrangheta
La Procura di Milano contesta agli arrestati diversi reati aggravati dalle modalità mafiose: associazione per delinquere, detenzione e traffico di stupefacenti, tentata estorsione, tentato omicidio, ricettazione, porto illegale di armi, furto aggravato, intestazione fittizia, coercizione elettorale, usura
Le indagini hanno rilevato le attività delittuose svolte dalla ‘ndrangheta di Pioltello (MI), centro controllato dalle famiglie malavitose Maiolo e Manno. Inoltre, hanno fatto luce sulle attività criminose di un soggetto appartenente alla famiglia Cosa Nostra di Pietraperzia (Enna)
Il presunto boss Cosimo Maiolo, avrebbe fatto “campagna elettorale” nel 2021 a favore di Claudio Fina e di Marcello Menni, candidati del centrodestra che non hanno vinto le elezioni. I politici sono stati accusati come complici dei malviventi per coercizione elettorale con aggravante mafiosa
Secondo gli inquirenti, l’attività non si era fermata nemmeno durante il periodo di Covid. Anzi, in un’intercettazione, uno degli arrestati avrebbe avanzato delle proposte per lucrare sulle salme delle vittime del coronavirus. L’uomo avrebbe spiegato come ottenere dei guadagni illeciti nel settore del trasporto feretri tramite una società intestata ad un prestanome e l’emissione di fatture false