Pittrici Impressioniste, ritratti di donne parigine

segreti delle prime femministe all'avanguardia.

La Parigi dell’Ottocento doveva essere uno dei centri più luminosi al mondo. La ville lumière dei café-chantants raccoglieva una quantità corposa di artisti, pensatori e scrittori. Non tutti sanno che tra questi, molte erano anche donne possedute da un’anima moderna e all’avanguardia. Prima queste erano modelle, amanti, compagne, collezioniste e poi artiste. Probabilmente le tre donne più affascinanti furono: Berthe Morisot, Mary Cassatt e Camille Claudel.

Berthe Morisot

La formazione artistica delle donne era abbastanza rara e l’école des Beaux-Arts era preclusa alle donne sicché era possibile frequentare gli studi solo se si proveniva da una famiglia d’origine benestante.

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Grazie alla loro condizione economica, Berthe Morisot e la sorella, Edma, riuscirono a ricevere lezioni private di disegno. Successivamente le ragazze riuscirono a farsi costruire un atelier dove potersi esercitare a stretto contatto con la natura. In poco tempo Berthe riuscì a diventare allieva di Camille Corot. I suoi lavori furono ammessi al Salon nel 1865.

Mary Cassatt

Mary Cassatt, figlia americana di un banchiere, fu ostacolata nel suo percorso artistico dalla famiglia. Nonostante ciò Mary riuscì a frequentare l’Academy of Fine Arts di Philadelphia. Per rendere salda la sua formazione dovette viaggiare per l’Europa studiando i grandi maestri quali: Rubens e Velàsquez. Si trasferì a Parigi e iniziò a riprodurre le opere ”madri” del passato presso il Louvre.

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Camille Claudel

Nata in Francia, Camille riuscì a studiare insieme al fratello Paul. In Europa applicare le proprie fatiche alla scultura veniva considerato un tabù per le donne. Indipendentemente da ciò la Claudel riuscì a formarsi con Alfred Boucher. Quando il padre fu costretto a trasferirsi a Parigi l’artista poté accedere all’Accademia Colarossi prediligendo il quattrocento fiorentino.

Le esposizioni impressioniste

Berthe e Mary sono due frequentatrici delle mostre impressioniste. Nel 1893 Mary Cassatt fu incaricata dalla Palmer di dipingere l’affresco ‘La donna moderna e la donna primitiva’ all’interno del World’s Columbian Exposition di Chicago.

Entrambe le pittrici, amiche e complici nella vita professionale, sono una sfumatura forte e decisa dell’indipendenza femminile del XIX secolo. I soggetti maggiormente rappresentati sono: bambini, interni domestici, natura, ritratti di famiglia e altre scene di vita quotidiana. Per la critica rappresenterebbero una certa ristrettezza del loro ruolo di pittrici e artiste dato che era loro proibito di dipingere nudi.

La rivoluzione delle tre pittrici

In verità la Claudel riuscì a infrangere diversi proibizionismi dell’epoca sia morali che sociali e amò dipingere corpi senza veli, basti pensare a ‘La Valse’.

Berthe decise di puntare sulla fugacità del tempo che passa. Ella offre un tocco veloce alla pittura non rinunciando al classicismo che la caratterizzava.

Per finire Mary evita le pose ”plastiche” che andavano in auge in quel periodo e decise di puntare su inquadrature trasversali.

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Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.