Pompei continua a cadere pezzo a pezzo. Anche a livello simbolico. E’ di stamattina il provvedimento di sequestro di circa 6 milioni di euro disposto dalla Guardia di Finanza di Napoli nei confronti di Marcello Fiori. Non un nome qualunque: si tratta nientemeno dell’ex commissario straordinario per gli scavi di Pompei, assurto a tale carica durante il ministero di Sandro Bondi. Attualmente è coordinatore dei club di Forza Italia e uno dei personaggi più in vista nella lotta interna al partito. Ciò nonostante fosse da tempo indagato per abuso di ufficio relativamente all’assegnazione di un appalto avvenuta in modo poco chiaro tra il 2009 e il 2010. Fiori non è però l’unico coinvolto nell’indagine, che anzi si allarga a soggetti anche insospettabili: ci sarebbero infatti nel lotto dei sospetti anche 9 dirigenti della Regione Campania e del Mibact.
Una notizia che fa male all’immagine del sito patrimonio dell’Unesco e che si somma anche alla freschissima soluzione di un altro caso: si tratta del processo per i “corsi di formazione fantasma” ai custodi della Soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia. Si tratta di uno stratagemma utilizzato dai funzionari locali (tra cui l’archeologo-manager Luigi Crimaco) tra il 1988 e il 1996 per compensare ore di lavoro straordinario non retribuito ai dipendenti. Ora è andato tutto in prescrizione. Eppure in questo modo vennero sottratti 800mila euro alla Soprintendenza.