Un agente di polizia è finito nei guai. Ieri gli è stato consegnato un provvedimento di misure cautelari firmato dal Gip Enzo Damizia. Ad altri suoi quattro colleghi è stato consegnato un avviso di garanzia e sono stati perquisiti. Sono tutti indagati per tortura, falso ideologico e depistaggio. Ad A. P., ora ristretto ai domiciliari, la procura contesta anche il reato di falso ideologico commesso da Pubblico Ufficiale in atti pubblici.
Secondo il Giudice, le condotte di violenza e minaccia sarebbero “gravi e plurime” e avrebbero provocato a Omerovic un trauma psichico. Il sordomuto, nel tentativo di sottrarsi dalle violenze, avrebbe scavalcato il davanzale di una finestra e sarebbe precipitato nel vuoto.
Il 25 luglio 2022 sono accaduti i fatti che hanno provocato l’arresto del poliziotto. La pattuglia era andata all’abitazione del 36enne in via Gerolamo Aleandro. Avevano ricevuto delle indicazioni da parte di alcuni ragazzi della zona; secondo loro, il sordomuto avrebbe molestato qualche ragazzina e avrebbe scattato delle foto senza permesso.
I poliziotti sarebbero entrati nell’abitazione dell’uomo e lo avrebbero malmenato e minacciato. Secondo gli inquirenti, l’agente A.P. avrebbe impugnato un coltello da cucina e avrebbe detto a Omerovic “se lo rifai, te lo fico nel c…“.
Secondo il Gip i fatti “sono stati commessi in spregio della funzione pubblica svolta, nonché violando fondamentali regole di rispetto della dignità umana“
La vittima si trova ancora ricoverata in ospedale. Il sordomuto non è guarito dalle ferite riportate durante la caduta.