Processo Meredith, parla Amanda dopo la sentenza: “Non vorrò mai tornare in Italia”

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Ospite a Good Morning America, a poche ore dalla condanna a 28 anni e 6 mesi, nel processo di appello bis, per l’omicidio di Meredith Kercher, in lacrime, Amanda Knox dichiara: “È stato come essere travolta da un treno, non potevo credere a quello che stava succedendo”. 

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FoxyKnoxy, com’è soprannominata la ragazza, ha poi aggiunto: “Un’accusa fanatica e intransigente, inquirenti prevenuti e di vedute ristrette”. E sul suo possibile ritorno in Italia dice: “Non sono preparata, non potrò mai desiderare di tornare in quel luogo”. 

Rispetto alla sentenza di condanna di primo grado emessa nel Dicembre 2009 dalla Corte di Perugia, i giudici di Firenze hanno aumentato di 2 anni e 6 mesi la pena inflitta alla Knox, per via del reato di calunnia da lei perpetrato ai danni di Patrick Lumumba, accusato proprio da Amanda di aver commesso il delitto, quindi arrestato e scagionato dopo pochi giorni, totalmente innocente.

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Intanto le dichiarazioni di Amanda hanno fatto il giro del mondo, tra l’indignazione di chi ritiene che pur con una condanna definitiva in Cassazione, la ragazza non farà più ritorno in Italia per via delle difficoltà relative alla sua estradizione dagli Stati Uniti.

È bene ricordare, però, che Amanda è legittimamente in America, a seguito della sentenza di assoluzione pronunciata in secondo grado dalla Corte di Appello di Perugia, il 3 Ottobre 2011.

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