I responsabili della maxi-rapina del 28 maggio scorso avvenuta a Torre Pellice, nel Torinese, sono finalmente finiti in manette. I rapinatori avevano agito con astuzia, aspettando le vittime al loro rientro a casa, una villa della città, poco prima della mezzanotte. Li avevano minacciati con una pistola, costringendoli a sdraiarsi a terra con le mani sopra la testa.
Solo dopo, mentre uno dei malviventi teneva d’occhio la coppia, gli altri hanno iniziato a svaligiare l’intera abitazione. Lingotti d’oro per un valore di 600mila euro, oltre a 20mila euro in contanti e gioielli. Questo il “bottino” sottratto, che secondo quanto dichiarato dal padrone di casa, faceva parte di una vincita al “Gratta e Vinci” incassata due anni prima. Evidentemente alla banda era giunta una “soffiata” in merito a questa “fortuna” in possesso dell’imprenditore e ottenuta grazie ad un biglietto vincente.
Il giorno successivo all’agguato era stato fermato un moldavo di 48 anni
Il giorno successivo all’agguato, le forze dell’ordine avevano fermato un moldavo di 48 anni e recuperato parte della refurtiva. Oggi, dopo mesi di indagini, sono finiti in manette un romeno di 38 anni, ritenuto l’ideatore del colpo, una romena di 30 anni e un secondo moldavo di 34 anni, che abitava nell’area di Padova.