Questa mattina sono finiti nei guai tre imprenditori operanti nel settore alberghiero. Il Gip di Rimini ha firmato nei loro confronti un provvedimento di sequestro di beni mobili e immobili per un importo complessivo pari a €145 mila. In virtù di esso, le Fiamme Gialle di Rimini da questa mattina stanno eseguendo il fermo amministrativo di 8 immobili, 5 autovetture, 1 motoveicolo ed i saldi attivi dei conti correnti e delle carte prepagate nelle disponibilità dei tre indagati.
Si tratta di una famiglia di origini albanesi. Padre, madre e figlio sono accusati d’indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.
Secondo gli inquirenti, gli indiziati avrebbero carpito i dati delle carte di credito e dei bancomat con cui i clienti avrebbero pagato i propri soggiorni nell’albergo che gestivano a Rimini nel 2021. Poi avrebbero eseguito 150 transazioni non autorizzate utilizzando i dati dei malcapitati.
I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rimini hanno controllato le transazioni denunciate dai vari querelanti e hanno accertato che avvenivano tramite un p.o.s. collegato al conto corrente della ditta individuale intestata al capo famiglia. Hanno altresì verificato la connivenza degli altri due indagati; da qui la denuncia in Procura.
Nella stagione 2022 la gestione dell’hotel è cambiata.