Roma da scudetto, Inter travolta a San Siro 0-3

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Nessuna sorpresa nelle formazioni con Mazzarri che sostituisce gli indisponibili Jonathan e Campagnaro con Rolando e Pereira che va a posizionarsi sulla sinistra con Nagatomo dirottato sulla destra. Per la Roma invece Torosidis al posto di Maicon che si rivedrà dopo la sosta.

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L’Inter parte con grande intensità spezzando con il pressing alto il palleggio degli uomini di Garcia, la Roma si affida alle iniziative di Gervinho in ripartenza e all’ottimo lavoro dei terzini in fase di spinta. Meglio i nerazzurri in avvio, ma è la Roma a passare in vantaggio. Al 18′ dopo un buono scambio Balzaretti-Florenzi-Gervinho è l’esterno ivoriano fedelissimo di Garcia ad aggiustare la palla per Totti che dai 20 metri scaglia una botta di collo esterno nell’angolino alla destra di Handanovic. La reazione dell’Inter è veemente, ma la difesa giallorossa è attenta e non si fa sorprende, nerazzurri comunque vicinissimi al pari grazie a Guarin che con una gran botta dal limite dell’area colpisce il palo facendo tremare la porta difesa da DeSanctis. Al 38′ è ancora la velocità di Gervinho a far male alla retroguardia dell’Inter che, complice l’assenza di Campagnaro, da l’impressione di essere troppo lenta e macchinosa per contrastare la rapidità degli avanti giallorossi. Juan Jesus si avventura palla al piede nella metà campo avversaria, un avversario gliela strappa e lancia l’ex Arsenal che salta facilmente Cambiasso e viene steso all’ingresso del lato corto dell’area da Pereira, ancora una volta in ritardo. Probabilmente il contatto avviene prima che Gervinho entri in area, ma l’arbitro Tagliavento indica il dischetto e Totti può firmare la sua doppietta dagli undici metri. Passano solo 5′ e ancora un volta la retroguardia dell’Inter si fa trovare scoperta, questa volta sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore. Totti riesce con un numero in palleggio a tenere palla e servire Strootman al limite della propria area, l’olandese si invola nella metà campo lasciata sguarnita dagli uomini di Mazzarri e dopo sessanta metri palla al piede serve Florenzi che in diagonale riesce a battere Hadanovic. Si va al riposo sul 0-3, risultato eccessivo, ma in parte giustificato dalla lentezza dell’Inter nella fase di transizione passiva. Roma cinica nel capitalizzare le occasioni di parità o superiorità numerica.

Nell’intervallo Mazzari sostituisce un Pereira in netta difficoltà con Icardi passando così alla difesa a 4, ma è la Roma a rendersi subito pericolosa. Strootman con un’ottima palla libera Florenzi a centro-area e ci vuole un miracolo del portiere bosniaco dell’Inter per evitare la rete che avrebbe reso superflui i successivi 45′. L’Inter si spinge in avanti, entra anche Kovacic per Taider, ma non riesce mai a rendersi realmente pericolosa. Gli uomini di Garcia chiudono tutti gli spazi e i palleggiatori nerazzurri fanno fatica ad alzare il ritmo tanto da mettere in difficoltà la retroguardia meno battuta del campionato. L’Inter continua a provarci con grande orgoglio, ma senza grandi idee, e al 22′ dopo un mini-assedio e una serie di traversoni Ranocchia in contrasto con DeSanctis riesce a spingere il pallone in porta, Tagliavento però annulla per carica sul portiere. Mazzarri subito dopo gioca la sua ultima carta mettendo in campo Milito al posto di Guarin, Inter con le tre punte e Alvarez per gli ultimi tentativi di assalto. È però Handanovic a doversi superare nuovamente a tu per tu per con Gervinho, sfuggito ancora alla retroguardia nerazzurra. Al 34′ la Roma resta in dieci per l’espulsione di Balzaretti, doppio giallo, così Garcia concede un meritato riposo a Totti sostituito da Dodò. L’episodio però si verifica troppo tardi, la partita ormai ha poco da dire e scivola senza sussulti fino al triplice fischio finale.

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Grande prova di forza della Roma di Garcia che sta sera a San Siro ha messo in mostra un calcio semplice ed efficace supportato da interpreti di grande qualità e una condizione atletica che al momento sembra nettamente superiore rispetto a quella delle inseguitrici. La squadra messa in piedi dal tecnico transalpino però colpisce anche per la grande personalità con cui ha affrontato fin ora tanto le provinciali quanto le grandi, personalità che ora servirà per reggere nel miglio modo possibile le pressioni dato che da sta sera la Roma non può non essere considerata come una seria candidata anche in ottica scudetto. Per l’Inter invece arriva la prima sconfitta stagionale e un piccolo ridimensionamento, non tanto per la sconfitta quanto per la prestazione. Resta la sensazione di una squadra con grande voglia, ma ancora alla ricerca di una propria identità e probabilmente con qualche deficit di qualità soprattutto nei rincalzi.