Roma, filippino ucciso a coltellate a Valle Aurelia

La vittima aveva 50 anni, è caccia ai killer

Ancora un morto nella Capitale. Ieri, domenica 19 febbraio un uomo filippino, nato a Firenze e trasferitosi a Roma per lavoro, è stato assassinato davanti alla stazione di Valle Aurelia, più precisamente in via Anastasio II. Doveva essere un pomeriggio come tanti altri che, tuttavia è finito in tragedia. Intorno alle 19.00 di sera, Michael Lee è stato ritrovato in una pozza di sangue e senza vita. In loco sono presto intervenuti i responsabili del personale sanitario del 118, i quali hanno effettuato diversi disperati tentativi di rianimazione. A nulla è servito tutto ciò.

Il movente è ancora ignoto e le domande sono tante. Chi e perché ha aggredito l’uomo? L’assassino è un singolo o si tratta di un gruppo di individui? L’aggressione è stata frutto di una lite? O si tratta di una spedizione punitiva? Le forze dell’ordine stanno prendendo in considerazione ogni possibilità. 

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Cosa sappiamo dalle prime ricostruzioni

Dalle prime ricostruzioni, effettuate grazie alle telecamere di sicurezza della zona, pare che il 50enne sia morto a causa di una coltellata all’addome da parte di un gruppo di persone, probabilmente connazionali. Già da ieri pomeriggio sono partite le indagini della Polizia Scientifica, che sta cercando di individuare i colpevoli del reato e risalire all’arma del delitto.