Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la terra trema in continuazione. Stanti i dati pubblicati sul sito dell’Ingv in tempo reale, la terra ha tremato in Italia ben 28 volte dall’inizio di domenica 22 gennaio, fino alle ore 12:00. Di queste, 9 scosse hanno raggiunto almeno magnitudo 2.
La prima vibrazione sismica rilevante della notte è stata registrata in piena notte (ore 2:46:11) a pochi chilometri dalla capitale. L’epicentro è stato individuato a 8 chilometri di distanza da Colonna (RM), e a 9 da Tivoli, mentre l’ipocentro si trovava a circa 10 chilometri di profondità. La scossa registrata era di magnitudo 3.2.
I vigili del fuoco non hanno ricevuto segnalazioni di danni a persone o cose.
Gli eventi sismici che hanno seguito questo primo della giornata odierna si sono registrati in provincia di Macerata, Forlì-Cesena e Puglia. Altri eventi di minore intensità sono stati rilevati nelle province di Perugia, l’Aquila, Pesaro-Urbino, Messina, Rimini e Catania.
Sabato 21 si era chiuso con la registrazione alle ore 20:49:23 di un evento sismico importante (magnitudo 5.8) a Reykanes Ridge (oceano Atlantico, zona Islanda).
L’ultimo movimento nella regione laziale era stato registrato alle 14.07 del 1° gennaio 2023. In detta occasione la scossa sismica, di magnitudo tra 3.1 e 3.6, si registrò a Guidonia Montecelio (RM) e fu avvertita anche nella capitale.
Il monitoraggio costante da parte dell’Ingv delle vibrazioni della terra, consultabile gratuitamente, aiuta a comprendere i comportamenti del suolo e a individuare i territori maggiormente a rischio.