Ieri, a Pomeriggio 5, un amico di Rosina ha riferito alcuni particolari inquietanti sulla vita di Rosina Carsetti, l’anziana uccisa il 24 dicembre 2020 durante quella che i familiari hanno riferito essere una rapina.
L’uomo, proprietario di un bar del quale Rosina era una assidua cliente, ha riferito che la donna lamentava di ricevere dalla famiglia solamente 10 euro a settimana. Ma non solo: racconta anche ulteriori particolari della vita dell’anziana, che lasciano sgomenti.
La donna aveva raccontato all’uomo che veniva fatta dormire sul divano, che il suo cellulare non poteva ricevere chiamate. Riferisce l’amico di Rosina: “Una volta è venuta al bar chiedendomi come mai le sue amiche non riuscissero a contattarla al cellulare. Mi ha domandato se sapessi come era possibile che il suo telefono, nonostante acceso, non squillasse e che le sue amiche quando chiamavano ricevevano il segnale di linea libera. Le ho detto che non avevo idea di come fosse possibile“.
Ma negli ultimi giorni è emerso anche un altro particolare delle ultime ore di vita di Rosina: qualche giorno prima aveva chiamato i carabinieri per una lite furibonda con il nipote, ed erano stati poi i carabinieri a convincerla a non sporgere denuncia, pensando si trattasse di una semplice lite familiare innocua.
Pochi giorni dopo, l’epilogo che ormai tutti conosciamo. Marito, figlia e nipote dell’anziana sono tutti e 3 indagati per omicidio volontario, favoreggiamento, e simulazione di reato.
Al vaglio degli inquirenti tutte le possibili ipotesi. Intanto sono stati trovati segni di effrazione sulla portafinestra della cucina.