Scarcerato Montanino, nome di spicco del clan Di Lauro

Libero Antonio Montanino

Il Tribunale del Riesame ha dato il via per la messa in libertà di Antonio Montanino a seguito dell’annullamento del provvedimento che aveva portato in carcere esponenti di spicco della cosiddetta “faida di Scampia”.

I fatti contestati riguardano gli omicidi commessi nel 2004 e che la Squadra Mobile di Napoli ha ricostruito, portando così alla notifica di 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di esponenti del Clan Di Lauro e degli “scissionisti”, che diedero vita alla “faida di Scampia”. L’operazione della DDA di Napoli è partita dalle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia, opportunamente vagliate e riscontrate; si è così potuto ricostruire gli omicidi di Raffaele Duro e Salvatore Panico, avvenuti a Mugnano nel gennaio del 2004; gli omicidi di Federico Bizzarro avvenuto a Qualiano nell’aprile del 2004 e su quello di Gaetano De Pasquale avvenuto sempre a Qualiano nel novembre dello stesso anno.

- Advertisement -

 

La faida tra i Di Lauro e gli «scissionisti»

La faida tra il clan Di Lauro e gli “scissionisti” del gruppo Amato-Pagano si apre con il duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salerno, uomini di spicco del clan Di Lauro, fedelissimi di Cosimo Di Lauro, avvenuto nell’ottobre del 2004.Da quanto emerso dalle indagini,  tre omicidi sono avvenuti prima della guerra: l’assassinio di Duro Panico e Bizzarro  fu ordinato da Cosimo Di Lauro, per inserire sul territorio di Melito e Mugnano nuovi capizona al posto dei vecchi referenti. Tre giorni dopo De Pasquale fu rapito dagli “scissionisti”, torturato e ucciso perchè indicato come spia del clan Di Lauro,  che avrebbe rivelato ai cosiddetti gruppi di fuoco, il nascondiglio dei nemici nel rione “Terzo Mondo” a Secondigliano. Questo quanto accertato dagli inquirenti.

- Advertisement -

Le ordinanze di custodia cautelare vennero emesse a carico di esponenti del clan Di Lauro e degli “scissionisti” già in carcere per altri reati, tra cui il Montanini. Gli altri nomi di spicco cui le ordinanze sono state notificate sono: Cosimo Di Lauro, Arcangelo Abete, Vincenzo Notturno, Ciro Mauriello, Rito Calzone, Cesare Pagano, Ciro Caiazzo, Lucio Carriola e Carmine Pagano.

Leggi anche: Annalisa Durante:la-tragica storia di una vittima innocente della camorra