Scattano le indagini sul medico personale di Maradona: ascoltati i primi testimoni

Dietro la morte di un grande personaggio famoso ci sono sempre scandali, inchieste e misteri. La Nacion racconta l'indagine avviata sul medico personale di Maradona e su possibili mancanze nel ricovero a casa

Il medico personale di Maradona, Leopoldo Luque, è indagato per omicidio colposo. La Nacion racconta che la magistratura argentina ha ordinato la perquisizione sia dell’abitazione che dell’ambulatorio del dottore.

Le prove che si stanno cercando è sulla regolarità delle cure fornite all’ex calciatore prima di morire. Il medico personale è primo indagato di un’inchiesta avviata dal procuratore di Benavidez Laura Capra, dai giudici e dai procuratori aggiunti di San Isidro Patricio Ferrari e Cosme Irribare.

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Se verranno riscontrate irregolarità nel ricovero domestico del calciatore, si confermerà il reato di omicidio colposo.

Ecco la reazione del medico personale di Maradona

È il giornale argentino La Nation a raccontare la perquisizione sia in casa che nell’ambulatorio del medico personale Luque. Il giornale cita delle fonti sicure che riportano la reazione a sorpresa del medico che ha esclamato “non me l’aspettavo”.

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Le indagini della procura argentina sono iniziate a causa del certificato di morte non firmato, l’autopsia conferma la morte per cause naturali ma la procura vuole analizzare i momenti prima del decesso che partono dall’ultima dimissione dalla clinica dove Maradona era stato operato. La morte secondo gli inquirenti potrebbe essere stata causata anche da possibili ritardi dei soccorsi.

I media raccontano che sia stato proprio il medico di base a chiamare il numero d’emergenza per far arrivare un’ambulanza alle 12.16 ma non era a casa. Gli inquirenti devono scoprire quante volte il medico fosse andato a casa di Maradona per controllare il suo stato di salute. Insieme alle perquisizioni sono stati ascoltati anche dei testimoni, i parenti diretti e alcuni medici ad esclusione del neurochirurgo.

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Gli ultimi istanti raccontati dagli infermieri

Una testimonianza molto importante riguardo il ricovero domestico di Maradona è quello dell’infermiera Dahiana Gisela Madrid. Entrata in servizio alle 7.30 di mercoledì mattina, ha raccontato alla procuratrice Laura Capra di aver sentito il giocatore muoversi all’interno della stanza proprio quando ha preso servizio.

Ha affermato che l’hanno obbligata a scrivere in un rapporto di aver controllato Diego quando in realtà ha scelto di farlo riposare. L’infermiere prima di lei alle 6.30, un’ora prima dell’inizio del suo turno, ha verificato che il paziente fosse vivo. Il campione potrebbe aver visto le ultime persone la sera prima, alle 23.30 di notte.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter