Si dice rattristato e addolorato De Magistris, quando parla degli avvenimenti della notte scorsa. “Non è questa la Napoli della resistenza, la Napoli non violenta e della cultura democratica. Da tempo però vado sostenendo nelle sedi istituzionali e nei momenti pubblici quanto sia preoccupato profondamente per la pandemia sociale, economica e del lavoro conseguente alla pandemia sanitaria“.
Parole sconfortanti che si stagliano in un clima generale, quello italiano, che sta raggiungendo e forse oltrepassando gli apici della tensione. “È stata una notte buia per la nostra città e per i napoletani, una notte di tristezza, di amarezza e piena di pensieri”.
De Magistris dice che siamo in un momento di grande “depressione e sconforto” e che ora più che mai dobbiamo rimanere “uniti e coesi“.
“È necessario che, qualora ci dovesse essere un imminente lockdown, si mettano in campo tutte le misure per sostenere il profondo disagio economico e lavorativo delle nostre comunità”, continua il sindaco di Napoli. “Ovviamente anche noi come sempre faremo fino in fondo la nostra parte. Vinceremo, Napoli ha dimostrato nella sua storia di resistere e vincere. Quando la storia bussa alle porte di Napoli il popolo napoletano sa dove andare, quindi si respinge sempre la violenza, di ogni forma”.
De Magistris, in conclusione del suo discorso, esprime la sua “solidarietà a tutte le persone che stanotte sono rimaste vittime della violenza, a cominciare dagli operatori dell’informazione”.