Non hanno lasciato indifferente Selvaggia Lucarelli le immagini dei Navigli a Milano colme di gente nonostante un rallentamento delle misure del lockdown e non un “libera tutti” come ha più volte ricordato anche il Primo Ministro Giuseppe Conte.
La giornalista è, come tanti italiani, preoccupata della possibilità che i contagi possano riprendere la loro crescita, per questo ha sentito il bisogno di commentare in modo decisamente severo il comportamento indisciplinato dei milanesi che se non assumono un atteggiamento più ragguardevole rischiano una nuova chiusura totalitaria, minaccia che il sindaco Sala ha annunciato ed è pronto ad attuare.
Se risento un milanese dire “certe cose si vedono sul al sud!” lo affogo nel naviglio grande“. Questo lo sfogo della blogger ripreso anche d’alcune testate giornalistiche che le hanno dato ragione visto l’evidente menefreghismo dei milanesi nei confronti di tutta l’emergenza sanitaria non ancora del tutto superata ne tanto meno vinta. Tanti i commenti di sostegno e solidarietà che la giornalista ha ricevuto, i follower l’hanno anche invitata a continuare a denunciare con questo tipo di post le tante irregolarità di questi giorni.
Selvaggia Lucarelli: “Alba Parietti? Alcune cose non tornano!”
Selvaggia Lucarelli ha anche commentato le dichiarazioni di Alba Parietti che nei giorni scorsi ha rivelato d’aver contratto il Covid-19. Prima Caterina Collovati e poi la giornalista hanno messo in dubbio le parole dell’ex conduttrice affermando che tempi, modi e ospitate di Alba avvenute a Marzo mal si conciliano con il presunto contagio dichiarato dalla stessa. Selvaggia Lucarelli ha scritto su TPI: “La Parietti il 7 marzo era a sciare a Courmayeur e l’8 ospite a Live Non è la D’Urso. Il giorno dopo, evidentemente, si è sentita male. Ci può stare, ma perché nonostante i 14 giorni di quarantena dichiarati il 22 marzo, appena 13 giorni dopo i primi sintomi, era di nuovo in studio dalla D’Urso?” Insomma per la giornalista Alba Parietti avrebbe ingiustificatamente ricamato su tutta la vicenda.
