Un uomo ha cercato di salvare il figlio da un treno merci in transito. Sembra infatti che il ragazzo volesse suicidarsi. Alla fine sono stati entrambi investiti. Padre e figlio sono morti. È accaduto a Senigallia, in provincia di Ancona. Si tratterebbe di due turisti originari della provincia di Perugia. Secondo quanto informa Repubblica il giovane avrebbe avuto un diverbio con i genitori.
Padre e figlio investiti: il treno non ha dato loro scampo
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il padre 63enne avrebbe provato a salvare il figlio di 26 anni che minacciava di togliersi la vita quando a un tratto un treno merci, in quel momento di passaggio, li ha travolti entrambi senza dare loro via di scampo. La tragedia si è consumata all’altezza del lungomare Mameli, a nord della stazione di Senigallia.
Traffico sospeso
Il traffico nelle Marche sulla linea Fs tra Marotta e Senigallia è stato sospeso dopo le 21. Trenitalia ha intanto fatto sapere tramite alcune dichiarazioni riportate da FanPage: “I treni Alta Velocità e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a sessanta minuti“. Giunti sul posto polizia, carabinieri, sanitari del 118 e vigili del fuoco. La madre e la moglie dei due morti non sarebbe stata presente al momento della tragedia.
Un disperato tentativo di salvare il figlio
La polizia ferroviaria ha giò ascoltato le testimonianze di di alcuni presenti sul luogo dell’incidente. Sembra che l’uomo abbia cercato di inseguire il figlio sceso sulle rotaie. Avrebbe disperatamente tentato di salvarlo, ma è stato travolto mentre il treno stava passando. Non si è potuto fare nulla per aiutarli, in quanto padre e figlio sono morti sul colpo.
Il ragazzo avrebbe avuto problemi psicologici
Il treno che ha investito padre e figlio sarebbe un convoglio merci proveniente da Bologna. Non è stato possibile evitare l’impatto. Secondo le informazioni raccolte dalle forze dell’ordine, il ragazzo avrebbe sofferto di problemi psicologici e l’incidente sarebbe avvenuto durante un litigio con i genitori a causa probabilmente di una richiesta da parte del giovane non esaudita.